Immortals, recensione

Siamo nel 1200 a.C., il re Iperione (Mickey Rourke) devastato dal dolore per aver perso i suoi cari e ormai in preda ad una violenta e cieca follia ha intenzione di liberare i Titani e distruggere ogni traccia delle divinità greche dalla faccia della Terra, ma per farlo ha bisogno del mistico arco di Epiro forgiato da Marte. In questo cupo scenario che preannuncia una devastante ed apocalittica guerra si muove l’eroe della storia, il reietto Teseo (Henry Cavill), prode e letale guerriero protetto dal sommo Zeus (Luke Evans) e designato a salvare la Grecia dalla distruzione. Nel suo cammino verso l’epica battaglia finale che coinvolgerà divinità dell’Olimpo, Titani ed umani, Teseo sarà accompagnato e supportato dalle visioni dell’oracolo Fedra (Freida Pinto) e dallo schiavo in cerca di riscatto Stavros (Stephen Dorff).

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The Music Never Stopped, recensione in anteprima

Henry ed Helen Sawyer (J.K. Simmons e Cara Seymour) sono due genitori che una sera hanno visto per l’ultima volta il loro giovane figlio Gabriel (Lou Taylor Pucci) uscire di casa dopo una discussione e non rientrare più. Ora una telefonata a vent’anni di distanza riporta ai genitori il figlio perduto, ma non è lo stesso ragazzo, un tumore cerebrale benigno, ma devastante gli ha invaso e distrutto l’area del cervello adibita ad incamerare i ricordi, Gabriel quindi non solo non ricorda nulla degli ultimi vent’anni e non riesce a registrare nuovi ricordi, ma rimane bloccato in un limbo temporale ben definito che riesce ad essere stimolato solo dalla musica. Inizierà così per Henry un percorso di  riavvicinamento e condivisione verso il figlio e la sua passione per la musica ed in particolare per i Grateful Dead, un percorso terapeutico guidato dalla professoressa universitaria Dianne Daley (Julia Ormond) che porterà padre e figlio ad un nuovo e ritrovato legame, edificato, ricordo dopo ricordo sul potere universale dell’amore e della musica. 

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Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, recensione

L’incipit ambientato nel 1957 ci porta nel bel mezzo del deserto del Nevada con una squadra di militari russi,  capeggiati da Irina Spalko (Cate Blanchett) e dal Colonnello Dovchenko (Igor Jijikine), che assalta nientemeno che la famigerata e segretissima Area 51. In compagnia della Spalko ci sono Indiana Jones (Harrison Ford) e l’amico George “Mac” McHale (Ray Winstone) che catturati dai sovietici, scopriranno che questi ultimi sono interessati ad una particolare cassa che contiene dei resti alieni. Naturalmente il professor Jones riuscirà a darsela a gambe e sopravvissuto al tradimento dell’amico Mac, ad un’esplosione nucleare e ad un terzo grado da parte dell’FBI, sospettato di lavorare per i comunisti finirà per perdere il suo lavoro all’università, ritrovandosi in Perù a dar la caccia ad un leggendario manufatto, che lo porterà non solo a scoprire i resti di una antica civiltà aliena, ma anche di avere un figlio di cui ignorava l’esistenza.

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Griff the Invisible, recensione in anteprima

Griff (Ryan Kwanten) è un giovane ed introverso impiegato di un call center di assistenza clienti la cui vita si svolge su due piani paralleli, di giorno c’è la routine in ufficio fatta di conversazioni telefoniche e di continue vessazioni da parte di un collega (Toby Schmitz) che non manca occasione di trasformarlo nello zimbello dell’ufficio, ma al calar del sole però le cose cambiano perchè Griff indossata una super-tuta vigila sulla città e interviene ogni qual volta qualcuno abbia bisogno del suo aiuto. Il problema è che in realtà Griff sembra non avere alcun superpotere e a ricordarglielo c’è suo fratello maggiore Tim (Patrick Brammall) che sempre più preoccupato ha paura che questo mondo immaginario creato da Griff come una sorta di protezione prenda una deriva pericolosa.

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Sint, recensione in anteprima

Olanda, 5 dicembre 1492 durante una gelida notte da incubo l’ex-vescovo St. Niklas (Huub Stapel) alla testa dei suoi sgherri saccheggia un piccolo villaggio scatenando l’ira degli abitanti del luogo, che stanchi delle continue scorribande a base di stupri, omicidi e furti lo bruceranno vivo insieme ai suoi uomini e al suo veliero. Nel corso dei secoli il ricordo di quella terrificante notte è mutato, edulcorandosi con lo scorrere del tempo sino a celebrare quel famigerato 5 dicembre come una lieta ricorrenza. Solo il traumatizzato poliziotto Goert (Bert Luppes), che ha visto tutta la sua famiglia massacrata la notte del 5 dicembre del 1968 conosce la verità, il demoniaco ex-vescovo a bordo del suo veliero fantasma torna ogni 36 anni per avere la sua vendetta proprio in quel fatidico 5 dicembre, in una nottata di baldoria rosso sangue all’insegna dell’efferato.

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Il gatto con gli stivali, recensione in anteprima

Scopriremo la storia tra leggenda e realtà del Gatto con gli stivali, prima che si unisse a Shrek e Ciuchino, vedremo la sua infanzia da trovatello allevato in un orfanotrofio, dove conoscerà Humpy “Alexander” Dumpty che diventerà suo fratello di sangue e con il quale crescerà sognando di espugnare il castello dei giganti celato tra le nuvole, dove si trova la leggendaria Oca dalla uova d’oro. Poi il tradimento di Humpy Dumpty, la taglia sulla sua testa, la scoperta di alcuni fagioli magici in mano ai sordidi fuorilegge Jack e Jill, il tentativo fallito di appropriarsene e l’incontro con la fascinosa Kitty Softpaws con la quale farà squadra per riunirsi all’amico perduto e raggiungere l’obiettivo sognato da sempre: la preziosa oca e le sue uova d’oro.

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La peggior settimana della mia vita, recensione

Paolo (Fabio De Luigi) impiegato quarantenne di un’agenzia pubblicitaria di Milano sta per affrontare una settimana decisiva ad alto contenuto di stress, infatti sta per sposarsi con la sua giovane fidanzata Margherita (Cristiana capotondi), il che vuol dire trascorrere un lunghissimo periodo di tempo a contatto con i suoi futuri suoceri Giorgio (Antonio Catania) e Clara (Monica Guerritore), il primo piuttosto restio ad accettare il matrimonio della figlia anche se messo in minoranza da una coalizione di quelle difficili da contrastare formata da moglie e madre. Paolo, che ha scelto il migliore amico Ivano (Alessandro Siani) come testimone, si ritrova così a trascorrere la peggiore settimana della sua vita, tanto catastrofica da mettere a rischio il suo matrimonio e la sua stessa sanità mentale.

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Lezioni di cioccolato 2, recensione in anteprima

Mattia Cavedoni (Luca Argentero) ha perso quelllo che pensava fosse l’amore di una vita, la sua impresa edilizia è in fase di stallo e neanche quello che ha imparato come cioccolatiere riesce a dargli uno straccio di lavoro per riuscire a galleggiare sino al prossimo appalto. Neanche all’amico Kamal (Hassani Shapi) le cose vanno molto bene, la cioccolateria, il sogno di una vita sembra non ingranare e oltretutto sua figlia Nawal (Nabiha Akkari) è piuttosto ribelle e restia a rispettare la tradizione che la vorrebbe sposata con un connazionale e rifiuta ogni partito che il padre le propone. Mattia ha così l’idea di investire i suoi ultimi rispermi nella cioccolateria di Kamal entrando in qualità di socio, ma quest’ultimo terrorizzato all’idea che sua figlia possa finire nella lunga lista di sedotte e abbandonate di Mattia rifiuta, ma per quanti sforzi faccia il destino ha ben altri piani e i due ragazzi non solo si incontreranno senza sapere nulla l’uno dell’altra, ma inizieranno una storia d’amore all’insaputa di Kamal.

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Hurricane-Il grido dell’innocenza, recensione

Rubin Hurricane Carter (Denzel Washington) è la vittima sacrificale in un’America razzista fino al midollo, nella quale ancora il colore della pelle è un imprinting genetico che equivale a vergogna ed inferiorità e sono ragazzi come Rubin a pagarne le conseguenze, ritrovandosi a scontare questi ignobili retaggi figliati da bigottismo, discriminazione e violenza. Recluso ingiustamente in un riformatorio Rubin riesce a fuggire dopo otto lunghi anni di detenzione e cerca rifugio nell’esercito dove si arruola per servire la propria patria, ma al ritorno ad attenderlo c’è ancora la prigione. Rubin decide di affrontare sul ring una vita che sembra avergli voltato le spalle diventando un pugile professionista di grande talento, arrivando a sfidare il campione del mondo dei pesi medi, ma l’incontro vedrà Rubin scontrarsi ancora una volta con un malcelato razzismo che sembra aver sporcato anche lo sport.

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Wrong Turn 4, recensione in anteprima

In un incipit ambientato nel 1974 presso il Sanatorio Glenville incontriamo il Dr. Ryan (Arne McPherson) e la psichiatra Ann McQuaid (Kristen Harris) che fanno visita al terzetto di cannibali ancora adolescenti noti come fratelli Hilliker, proprio poco prima che questi riescano a fuggire dalla loro cella, liberando gli altri pazienti e scatenando una sanguinosa rivolta. Dopo qualche tortura di rito e uno spuntino veloce da parte dei nostri affamati protagonisti torniamo ai giorni nostri dove un gruppo di giovinastri del college, la single Kenia (Jennifer Pudavick), la coppia lesbica composta da Sara (Tenika Davis) e Bridget (Kaitlyn Wong), Lauren (Ali Tataryn), Jenna (Terra Vnesa) e Claire (Samantha Kendrick), insieme ai loro ragazzi Kyle (Victor Zinck), Vincent (Sean Skene) e Daniel (Dean Armstrong) si preparano a raggiungere in motoslitta un’isolata baita in montagna in cui trascorrere qualche giorno di vacanza.

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(S)ex List, recensione

Ally (Anna Faris) sta attraversando un periodo piuttosto sfortunato, oltre ad aver perso il suo lavoro e a vedere la sorella minore convolare a nozze prima di lei, ci si mette anche l’articolo di un magazine femminile a rincarare la dose. L’articolo in questione, basato su una serissima ricerca di una professoressa di Harvard, teorizza che se una donna nella sua vita supera le 20 relazioni sentimentali, c’è un’altissima probabilità non solo che non trovi l’anima gemella, ma neanche uno straccio di marito. Questa ricerca diventerà per Ally una sorta di ossessione e così toccata quota 20, la single per forza pianificherà un ritorno alle origini cercando tra i suoi partner precedenti la sua anima gemella. Ad aiutare Ally in questa missione, scovando i papabili ex, ci sarà Colin Shea (Chris Evans) bel vicino di casa che rischia di diventare presto il numero 21.

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Il domani che verrà-The Tomorrow Series, recensione

In Australia la liceale Ellie (Caitlin Stasey) parte per un viaggio in campeggio con l’amica del cuore Corrie (Rachel Hurd-Wood), a loro si uniscono il fidanzato di quest’ultima Kevin (Lincoln Lewis), il combinaguai Homer (Deniz Akdeniz), il taciturno Lee (Chris Pang), compagno di scuola e cotta di Ellie e gli amici Robyn (Ashleigh Cummings), Chris (Andy Ryan) e Fiona (Phoebe Tonkin). Dopo aver convinto i gentitori piuttosto riluttanti a lasciargli usare la Land Rover di famiglia, il gruppetto si ritrova a campeggiare in una selvaggia e remota valle nota con il nome di Inferno. La vacanza all’insegna del naturalistico va piuttosto bene, tanto che Ellie e compagni si ripromettono di ripetere al più presto l’esperienza, quello che però ignorano e che mentre erano lontani, la loro cittadina è stata oggetto di una vera e propria invasione da parte di una non ben identificata potenza militare. Ora che i loro genitori sono prigionieri e le loro case sono diventate territorio occupato, al gruppo non resta che nascondersi in attesa che la situazione evolva, ma ben presto dovranno far conto sul loro coraggio per contrastare, armi alla mano le truppe nemiche.

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I soliti idioti, recensione in anteprima

Gianluca (Fabrizio Biggio) è un trentenne piuttosto goffo ed impettito, dotato pèrò di un forte senso morale e di un amore romantico idealizzato all’estremo e proiettato sulla sua fidanzata di sempre e futura sposa Fabiana. Purtroppo per Gianluca al padre Ruggero (Francesco Mandelli), truce imprenditore romano, intrallazzatore e dedito ad ogni vizio conosciuto dalla notte dei tempi, la futura nuora proprio non va giù e così tende un trappolone all’ingenuo Gianluca e mentre lo sta accompagnando in chiesa decide di darsi alla fuga e portare il figlio a Roma, perchè diventi un uomo con gli attributi conquistando la bellissima e ambitissima modella di intimo Smutandissima (Madalina Ghenea).

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Midnight in Paris, recensione in anteprima

Gil Pender (Owen Wilson) uno sceneggiatore di successo di Hollywood e la sua fidanzata Inez (Rachel McAdams), sono in vacanza a Parigi con i danarosi e conservatori genitori di lei. Gil sta cercando con molta fatica di finire il suo primo romanzo, che parla di un uomo che lavora in un negozio di memorabilia, ma ne Inez, ne i suoceri, ne tantomeno gli amici snob della sua fidanzata apprezzano il suo sogno di diventare uno scrittore e di trasferirsi a Parigi dimostrandosi critici e sprezzanti, suggerendo a Gil di abbandonare il suo sogno per dedicarsi alla sua più redditizia e sicura carriera nel cinema. Stanco di essere criticato e di non trovare nessuno con cui condividere la sua visione romantica e il suo entusiasmo per Parigi, l’aspirante scrittore, che sogna di vivere nei suggestivi anni ’20 si troverà in una notte un po’ magica e un po’ folle a viaggiare a ritroso nel tempo, incontrando di persona tutti i suoi miti letterari.

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