Angélique (Isabelle Carré) e Jean-René (Benoît Poelvoorde) hanno due elementi che li accomunano che sono una timidezza cronica che li affligge e che determina in negativo l’evolversi delle rispettive vite sentimentali e…il cioccolato, si perchè Angèlique è una esperta cioccolataia, mentre Jean-René è il proprietario di una fabbrica di cioccolato in cui Angélique si ritroverà a lavorare. Il rapporto tra i due timidoni comincerà ben presto a mostrare, dietro silenzi imbarazzati e sguardi sfuggenti, il nascere di un sentimento reciproco che però andrebbe coltivato e soprattutto dichiarato ed è proprio qui che come si suol dire casca l’asino vista la timidezza che affligge i due. Entrambi comunque non rinunceranno e con i loro goffi e teneri tentativi di approccio e l’ausilio di gruppi di ascolto e supporto terapeutico, proveranno con tutte le loro forze ad abbattere quella barriera fatta di paure che arrivano da lontano e visto che l’amore al cinema spesso e volentieri ha il sapore dolce della fiaba e in questo caso l’aroma inebriante del cioccolato, un lieto fine per i due non è certo da escludere.
Dizionario dei film
Una lista completa delle recensioni del Cinemaniaco. Centinaia di film recensiti e ordinati in ordine alfabetico per la consultazione.
Mission Impossible-Protocollo Fantasma, recensione in anteprima
Dopo l’omicidio di un agente dell’IMF (Impossible Mission Force), Ethan Hunt (Tom Cruise) viene liberato da una prigione russa da un team composto dal fidato Benji Dunn (Simon Pegg), esperto in tecnologia e ora agente operativo e l’agente Jane Carter (Paula Patton). L’evasione va a buon fine e Hunt, supportato da Carter e Dunn, si ritrova in men che non si dica spedito in Russia per sventare una minaccia nucleare paventata dalle malsane idee apocalittiche di Kurt Hendricks (Michael Nyqvist), uno stratega nucleare russo di origini svedesi esautorato perchè considerato folle ed ora a caccia di codici di innesco per testate nucleari. Non ci vorrà molto perchè Hendricks s’impossessi dei codici e riesca ad incastrare la squadra di Hunt, che si troverà così isolata e senza supporto a cercare, solo con l’ausilio di risorse personali, di sventare una catastrofe nucleare globale.
In Time, recensione in anteprima
…Siamo geneticamente modificati per non invecchiare oltre i 25 anni, il problema è che poi ci resta solo un anno di vita, salvo ottenere tempo extra. Il tempo adesso è la nostra moneta, lo guadagniamo e lo spendiamo. I ricchi possono vivere per sempre, gli atri si svegliano sperando di ottenere abbastanza tempo per arrivare al giorno dopo… (Will Salas)
Siamo nel 2161 la società è divisa in classi e le città in zone temporali, nei quartieri alti si accumula tempo e si investe, mentre nei ghetti la gente muore ogni giorno e lavora per guadagnarsi qualche ora di vita in più per pagare bollette e mutuo e magari riuscire ad arrivare vivo alla fine del mese.
La Chiave di Sara, recensione in anteprima
In occasione del Giorno della Memoria della Shoah, arriverà nelle sale italiane dal 13 Gennaio, grazie alla distribuzione targata Lucky Red, La Chiave di Sara, titolo originale Elle s’appelle Sarah, trasposizione cinematografica dell’omonimo libro scritto da Tatiana De Rosnay campione di vendite in tutto il mondo, una pellicola che aggiunge un tassello importante al patrimonio cinematografico dedicato alla memoria della Shoah, per non dimenticare le atrocità e il nonsenso umano.
Hostel 3, recensione in anteprima
Quattro amici si dirigono in quel di Las Vegas per darsi alla pazza gioia in un weekend in cui uno di loro festeggerà l’addio al celibato salutando la sua vita da single e gli altri troveranno la scusa per godersi alcol a fiumi, gioco d’azzardo legalizzato e donne molto disponibili. Sin qui tutto ok, se non fosse che in cerca di un po’ di divertimento extra i quattro non si lasceranno convincere da due escort ad allontanarsi dal centro di Las Vegas per dirigersi verso la periferia, in un quartiere isolato dove l’efferata festa a base di tortura e scommesse che li vedrà ospiti d’onore è di quelle da cui non si fa più ritorno.
Alvin Superstar 3: Si salvi chi può, recensione in anteprima
I Chipmunk (Alvin, Simon e Theodore) sono in viaggio su una nave da crociera insieme alle Chipette (Brittany, Jeanette ed Eleanor) e accompagnati dal loro amico, baby-sitter, tutore e manager Dave Seville (Jason Lee) che li sta portando nientemeno che agli International Music Awards dove i sei scoiattoli canterini si dovranno esibire e ricevere un riconoscimento. Purtroppo per Dave la traversata si rivelerà un vero incubo visto che l’esagitato Alvin creerà non pochi problemi trasformando la nave nel suo parco giochi personale e trascinando nella baraonda anche i suoi amici. Sarà proprio Alvin ad innescare l’incidente che porterà Chipmunk e Chipette lontano dalla nave e a giocare ai naufraghi su un’isola deserta, dove in attesa che Dave li venga a recuperare incontreranno una stramba naufraga che se in un primo momento si dimostrerà felice di aver compagnia, si scoprirà in seguito che non è chi dice di essere.
Sherlock Holmes: Gioco di ombre, recensione
Mentre Sherlock Holmes (Robert Downey, Jr.) sta indagando, anzi è letteralmente
ossessionato da una serie di delitti e accadimenti criminosi apparentemente non correlati avvenuti in tutta Europa e che Holmes crede fermamente siano orchestrati dalla brillante mente criminale del suo acerrimo nemico il Professor James Moriarty (Jared Harris), l’amico e spalla, l’assennato Dr. Watson (Jude Law) si prepara a convolare a nozze con la sua Mary (Kelly Reilly), ma non prima di aver festeggiato l’addio al celibato in un locale notturno insieme all’amico di tante avventure e al fratello di quest’ultimo, il logorrorico e uin po’ snob Mycroft Holmes (Stephen Fry). Nel locale in questione Holmes, oltre a cercare di non farsi amazzare da un killer-acrobata, incontrerà la zingara Sim (Noomi Rapace) e sia quest’ultima, che l’amico Watson diventeranno presto due bersagli di cui Moriarty ordinerà l’eliminazione, la prima perchè possibile connessione con il suo piano, il secondo perchè legato affettivamente al suo acerrimo avversario.
Finalmente la felicità, recensione
Benedetto (Leonardo Pieraccioni) è un musicista ed insegnante al conservatorio di Lucca che mantiene in sè una natura mite ed ottimista, che neanche svariate delusioni ed ingiustizie subite sembrano aver scalfito. Anche Benedetto come molti ha un sogno nel cassetto, quello di approcciare didatticamente la musica con una scuola ideale, in cui i suoi alunni abbiano la piena libertà di scegliere il proprio strumento attraverso un’istintualità che coinvolge vista e tatto. Il quotidiano di Benedetto scorre prevedibile e sonnolento fino al giorno in cui una bellissima ragazza brasiliana fa capolino nella sua vita e lo fa in una maniera piuttosto eclatante, portandolo nella trasmissione C’è posta per te di Maria de Filippi.
Le idi di marzo, recensione in anteprima
il giovane idealista Stephen Meyers (Ryan Gosling) lavora alla campagna di Mike Morris (George Clooney), governatore della Pennsylvania e uno dei candidati democratici alla presidenza che è in competizione contro il senatore dell’Arkansas Ted Pullman (Michael Mantell). I due politici stanno affrontando la campagna elettorale in Ohio, una tappa che non si può perdere ed entrambi i candidati consapevoli di questo puntano ad avere l’appoggio del senatore democratico del North Carolina Franklin Thompson (Jeffrey Wright), che si troverà al centro di un vero e proprio corteggiamento politico. Proprio in Ohio, dopo un dibattito, Meyers fa il grosso errore di accettare un incontro segreto con il capo della campagna di Pullman, il veterano Tom Duffy (Paul Giamatti).
Arma Letale 3, recensione
In un incipit all’insegna dell’esplosivo i due detective della polizia di Los Angeles, Martin Riggs (Mel Gibson) e Roger Murtaugh (Danny Glover), cercano di disinnescare un’ordigno, in realtà è solo Riggs a volerlo fare, causando una deflagrazione che raderà al suolo un intero edificio prima dell’arrivo degli artificieri, danno che costerà ai due poliziotti la retrocessione ad agenti semplici, costringendoli ad indossare nuovamente le loro vecchie divise tornando di pattuglia a far multe e a monitorare il traffico. Murtaugh, a cui manca solo una settimana alla sospirata pensione, cerca in tutti i modi di evitare guai, ma mentre è di pattuglia con l’esagitato partner entrambi si ritrovano nel bel mezzo di una furiosa sparatoria, sventata la quale Riggs e Murtaugh riguadagneranno i loro distintivi da detective e si troveranno a collaborare con il sergente Lorna Cole (Rene Russo) che sta indagando sui traffici di Jack Travis (Stuart Wilson), un ex-poliziotto che a quanto pare tolta la divisa si è dato al traffico d’armi.
Il Magico Natale di Rupert: recensione in anteprima
Torna sugli schermi Il Magico Natale di Rupert: come si evince dal titolo, il film è incentrato sulle vicende del giovane Rupert alla vigilia di Natale, che si ritrova alle prese con oggetti magici, alieni all’attacco e tanta fantasia da sfoggiare grazie al mondo animato che il regista Flavio Moretti ha creato per grandi e piccini.
Vacanze di Natale a Cortina, recensione in anteprima
Fare film, si sa, non è un mestiere facile, sebbene ai più possa sembrare vero il contrario; in più, partecipare in uno dei film più attesi dal mainstream è compito ancor più arduo: lo sanno bene i personaggi del cast di Vacanze di Natale a Cortina, pellicola che tenta di accontentare i gusti della maggior parte del pubblico che popola le sale italiane.
The Devil’s Double, recensione in anteprima
Latif Yahia (Dominic Cooper) è un iracheno che si trova costretto, dopo aver subito torture e aver visto la propria famiglia minacciata, a vestire i panni di un Fedai (un sosia sacrificabile) per Uday Hussein (Dominic Cooper) figlio borderline e cocainomane del dittatore iracheno Saddam Hussein (Philip Quast) ed ex-compagno di scuola di Latif. Uday è un sadico psicotico che uccide e stupra sfruttando la sua intoccabilità, tra le sue vittime preferite giovani ragazze adolescenti che adesca per le strade di Baghdad e che quasi sempre dopo una notte brava a base di alcol, droghe e violenza finiscono cadaveri in mezzo al deserto. Inizia così per Latif, che per meglio somigliare a Uday subisce anche alcuni interventi chirurgici, un vero e proprio incubo in cui sarà testimone di ogni azione abietta perpetrata da Uday sino a che saturo non deciderà di ribellarsi e fuggire, una fuga che però si rivelerà molto breve…
Quell’idiota di nostro fratello, recensione in anteprima
Ned Rockliffe (Paul Rudd) è un agricoltore biodinamico che vive con la sua ragazza Janet (Kathryn Hahn). Un giorno mentre Ned è intento a vendere i suoi prodotti ad un mercato locale, un agente di polizia con tanto di divisa gli chiede dove può comprare della cannabis. Ned è scettico all’inizio e pensa che l’agente stia scherzando, poi quando scopre che l’uomo cerca veramente qualcosa per rilassarsi e dimenticare una settimana nera decide di accontentarlo e in cambio il poliziotto lo arresterà e sbatterà in prigione per spaccio. Come si intuisce Ned è una persona piuttosto originale nel suo approccio alla vita, ha l’entusiasmo e la stessa fiducia e sincerità di un innocente che vede il mondo e il prossimo con gli occhi infantili e speranzosi di un bambino, questo suo modo di fare però gli causa parecchie grane e dopo aver superato l’ultima con un rilascio in anticipo per buona condotta, tornato a casa si ritrova in mezzo ad una strada perchè la sua ragazza ha preso possesso della fattoria, del suo cane e si è trovata un’altro uomo.