Carla, è la pellicola interamente dedicata alla vita della più grande Etoile di tutti i tempi, Carla Fracci. In programmazione per l’8, 9 e 10 novembre 2021 nelle sale cinematografiche italiane, il film sarà poi trasmesso dalla Rai a dicembre 2021. Carla è un racconto di ampio respiro, che scava nelle viscere, che è profondo, emozionante, esaltante in ogni suo aspetto: la danza come arte, come espressività, come linfa vitale, quella linfa che scorreva nelle vene di Carla (Alessandra Mastronardi), sin da bambina, quando osservava le libellule volteggiare bel sole della campagna, immaginando di danzare cosi, libera, nell’aria. E’ la campagna di un’Italia che è in ginocchio a causa della guerra, distrutta e piegata, ma non spenta. E’ in questo quadro, che si colloca l’infanzia della giovane danzatrice, che in poco tempo, entra a far parte della Scala di Milano, per poi calcare le assi dei palcoscenici di maggiore prestigio, a Londra e a New York.
Carla Fracci è superlativa: il suo mondo è leggero, delicato, perfettamente armonico. Iconica, nella sua leggiadria e bellezza, diventa un riferimento nel panorama mondiale della danza classica, e allo steso tempo iconica per il suo essere combattiva e anticonformista. Carla Fracci, ha roto diversi schemi, battendosi per diversi diritti sulle donne, e diventando cosi emblema del femminismo e della femminilità in assoluto. Nonostante fosse diventata la dea della danza in tutto il mondo, decide di diventare madre. Il film, si concentra anche su questa parte, assolutamente importante della vita della danzatrice, che nonostante l’impossibilità di conciliare la gravidanza con il lavoro, decide comunque di andare fino in fondo.
E cosi Carla sarà madre, ma non rinuncerà alla sua danza: dopo aver ripreso a danzare, porterà in scena “Lo Schiaccianoci”, preparato insieme al suo compagno e partner, Nurayev, in soli cinque giorni. Una sfida, che solo una grande come Carla Fracci avrebbe potuto portare a termine con successo. La dea, viene raccontata dal regista Imbucci, come un’icona contemporanea, per le sue battaglie, per il suo conclamato anticonformismo, per la sua tenacia, per la sua vita che è stata un’escalation di successi. Un omaggio dunque, ad una donna italiana che ha fatto dell’arte della danza la sua vita.
Un omaggio che non vuole essere scontato in alcun modo. E’ un omaggio che è veritiero, non cronologico, ma ricco di flashback e flashforword, che ripercorre in modo non lineare la vita della protagonista, dandole il giusto afflato.