Un Certain Regard è la sezione collaterale del Festival di Cannes che strizza l’occhio specialmente ai giovani cineasti e ai nuovi linguaggi. Ad aprire questa sezione quest’anno è “Party Girl”, film realizzato da un terzetto di esordienti composto da Marie Amachoukeli, Claire Burger e Samuel Theis.
Il film racconta la storia di una vera entraîneuse 60enne, Angélique, interpretata dalla vera protagonista della vicenda, espediente che regala maggiore realismo al film.
Il film è il ritratto di una donna libera che ha scelto di vivere ai margini della società e delle sue convenzioni. Lavora in un night club al confine tra Francia e Germania, ama ancora le feste e gli uomini. La notte, per guadagnare soldi, la donna invita i clienti del cabaret a bere, anche se con il passare del tempo gli avventori sono sempre più rari. Tra i frequentatori abituali del locale c’è Michel che, innamorato di Angélique, le chiede di sposarlo.
“That Lovely Girl” è il film di Keren Yedaya, regista israeliana che torna a Cannes con un film complesso sul tema dell’incesto. La storia è quella di Moshe e Efrat, che condividono un modesto appartamento e vivono la routine della vita quotidiana ma non sono una coppia normale, sono padre e figlia. Il film è stato ispirato dal libro “Far from his Absence” che la regista ha voluto a tutti i costi adattare al cinema.