Dopo “Les destinées sentimentales” del 2000, “Demonlover” del 2002 e “Clean” del 2004, Olivier Assayas torna in concorso per la Palma d’Oro con un soggetto molto vicino al suo cuore, la questione del tempo che passa.
In “Sils Maria” un’attrice al culmine della sua carriera ripercorre gli sfavillanti successi che ha vissuto quando aveva 18 anni. Ora Maria Enders ha 40 anni e si prepara a recitare nello stesso spettacolo di quand’era giovane ma nel ruolo di una donna più anziana. Una giovane attrice di Hollywood avrà il ruolo di Sigrid, la parte che rese Maria nota al pubblico.
Sils Maria, un villaggio di montagna svizzero, è lo scenario magnifico di questo momento di riflessione per questa attrice, che s’interroga per la prima volta sulla sua vita e il tempo che passa, interpretata da un’intensa Juliette Binoche.
Ecco il trailer di Sils Maria
Nel 2011 Andreï Zvyaguintesev ha vinto il Premio Speciale della Giuria nella sezione Un Certain Regard con “Elena”. Il regista russo torna oggi al Festival di Cannes in concorso con “Leviathan”, il ritratto di un eroe tragico che viene torturato dalle sue paure.
Andreï Zvyaguintesev usa la metafora del mostro biblico per simboleggiare il presagio di un cataclisma terrificante, per evocare le ansie di un uomo ossessionato dalle sue paure e dal terrore del futuro. Naturalmente il film è ispirato all’opera del filosofo Thomas Hobbes, una riflessione politica sul rapporto tra uomo e Stato.
Insomma il regista resta nel filone della riflessione sociale, umana con accenti spesso provocatori, tipici dei suoi film.