La sessantacinquesima edizione del Festival di Cannes entra nel vivo dopo la cerimonia di apertura di ieri, che ha visto la proiezione in concorso dell’americano Moonrise Kingdom, ultima fatica dal cast stellare del regista Wes Anderson, che ha visto la stampa riservargli un’accoglienza piuttosto tiepida.
Oggi per i film in concorso verrà proiettato il francese Rust and Bone (De rouille et d’os) diretto da Jacques Audiard (Il profeta) e interpretato da Marion Cotillard (Inception) e Matthias Schoenaerts (Black Book) Nel film si racconta la tormentata storia d’amore tra un disoccupato venticinquenne e un’addestratrice di orche che ha perso le gambe durante uno spettacolo. Il film è basato sull’omonima antologia di racconti di Craig Davidson.
Secondo film in concorso della giornata l’egiziano After the Battle (Baad el Mawkeea) diretto da Yousry Nasrallah. Il film è un dramma ambientato sullo sfondo di un Egitto governato dal regime di Mubarak, che racconta di un uomo divorato dal rimorso per un episodio che l’ha visto coinvolto contro alcuni manifestanti durante le proteste in piazza Tahrir del 2 febbraio 2011. L’uomo, la cui famiglia è sull’orlo della disperazione, incontrerà una donna divorziata, laica e fervente rivoluzionaria che gli cambierà la vita.
In cartellone oggi, fuori concorso anche due documentari su due grandi registi, l’americano Woody Allen: A Documentary di Robert Weide (Cannes Classics) e il britannico Roman Polanski: A Film Memoir di Laurent Bouzereau:
Il documentario racconta la straordinaria storia della vita di Roman Polanski, a partire dalla sua infanzia nel ghetto di Cracovia, i suoi primi film in Polonia, il trasferimento a Parigi, la sua carriera in Europa e in America, coronata da un Oscar per Il pianista, la tragedia dell’omicidio di sua moglie incinta Sharon Tate a Los Angeles, la controversia che circonda il suo arresto nel 1977, attraverso il suo lavoro e la vita di oggi in Francia con la moglie Emmanuelle Seigner. Le conversazioni sono state registrate durante il soggiorno di Roman Polanski nella sua casa di Gstaad dove si trovava agli arresti domiciliari per diversi mesi dopo che era stato arrestato durante il Zurich Film Festival nel 2009. Le conversazioni sono illustrate con spezzoni di film di Polanski, filmati notizie, rassegna stampa, foto private ed esclusive, documenti, cronaca della straordinaria vita del regista.
Chiudiamo con la proiezione d’apertura, per la prestigiosa sezione Un Certain Regard del dramma cinese Mistery diretto da Lou Ye:
Lu Jie non ha idea di marito Yongzhao sta conducendo una doppia vita, fino al giorno che lo vede entrare in un albergo con una giovane donna. Il suo mondo si sgretola – ed è solo l’inizio. Poche ore dopo, la giovane donna muore sotto le ruote di una macchina. L’ufficiale di polizia incaricato del caso si rifiuta di credere che la sua morte è stata accidentale…
A seguire trovate una galleria fotografica con immagini della cerimonia d’apertura con foto della madrina Berenice Bejo, del presidente di giuria Nanni Moretti e della giuria che include l’attrice tedesca Diane Kruger.