Ci siamo dopo qualche anticipazione, comunicazioni ufficiali e qualche polemica di rito, eccoci alla giornata inaugurale del Festival di Cannes e del nostro consueto diario quotidiano. Anche quest’anno un parterre di giurati di altissimo profilo, presidente Tim Burton e tra i giurati il Che Guevara Benicio Del Toro, la reginetta del fanta-action Kate Beckinsale e a rappresentare l’Italia Giovanna Mezzogiorno.
Ad aprire la rassegna il Robin Hood di Ridley scott (la nostra recensione in anteprima QUI) che proprio oggi esordisce nelle sale italiane, due le proiezioni odierne (15,30/23,30), il film di Scott approda sulla Croisette fuori concorso insieme al sequel Wall Street-Il denato non dorme mai che vede il ritorno a 23 anni dall’originale dell’accoppiata Oliver Stone/Michael Douglas, mentre in concorso un solo film a stelle e strisce quest’anno, il thrille-politico Fair Game di Doug Liman con Sean Penn e Naomi Watts.
Quello che si può notare da subito querst’anno è che il trend della scorsa edizione viene pienamente confermato, il cinema americano presente in maniera esigua, ma con le consuete anteprime all’insegna dello spettacolo, cede il passo ancora una volta al cinema orientale che fa sentire la sua presenza con ben quattro film in concorso co-produzioni escluse.
Concludiamo questo primo sguardo sul festival con la presenza italiana, che vede un unico film in concorso, La nostra vita di Daniele Lucchetti con Raoul bova ed Elio Germano, mentre a scaldare gli animi ci ha pensato l’irrequieta Sabina Guzzanti che con il documentario sull’intervento post-terremoto in Abruzzo Draquila-L’Italia che trema presentato fuori concorso, approda a Cannes con la sua bella scia di polemiche e reazioni, tra le quali l’annunciata defezione del nostro Ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi.
Ci aggiorniamo a domani con il programma giornaliero del festival che si protrarrà fino al 23 maggio, con il nostro consueto approfondimento quotidiano.