Quinta giornata per il Festival di Cannes, ieri riflettori puntati sull’anteprima fuori concorso del nuovo film di Woody Allen, che come da copione pare aver divertito e convinto la stampa internazionale che sembra concorde nel ritenere You Will Meet a Tall Dark Stranger il miglior film della fase londinese del regista.
Allen, ieri ha ravvivato la croisette con un ricco red carpet che vedeva tra gli intervenuti i registi Michael Haneke e Pedro Almodovar, e le attrici Michelle Yeoh, Anouchka Delon, Elsa Pataki, e l’eroina di Lost Evangeline Lilly (gallery in coda al post).
Per la conferenza stampa tenutasi ieri insieme ad Allen il cast quasi al completo composto da Naomi Watts, Gemma Jones e Josh Brolin, quest’ultimo anche nel sequel di Stone Wall Street-Il denaro non dorme mai presentato al festival fuori concorso. Allen racconta con il solito divertito cinismo il suo rapporto con l’inesorabile avanzare degli anni:
La mia posizione nei confronti della morte è sempre la stessa. Sono fortemente contrario. Non vedo alcun vantaggio a invecchiare. Ho 74 anni, non sono più saggio, non sono più generoso: Ti fa male la schiena, vedi male… non ci sono aspetti romantici nella cosa. La eviterei tranquillamente, se potessi…Non è divertente non poter interpretare più il ragazzo che si prende la ragazza. E’ molto frustrante fare dei film in cui Scarlett Johansson e Naomi Watts finiscono tra le braccia di un altro. Vorrei essere io il ragazzo seduto davanti a loro nel ristorante, che le guarda negli occhi e mente!
Ieri unico film in concorso per la Selezione ufficiale Another Year, pellicola che vede il ritorno a Cannes del regista inglese Mike Leigh dopo la duplice Palma d’oro per Naked (1994) e Segreti e bugie (1996), il film sembra non aver convinto in toto la stampa, alcuni lo hanno giudicato eccessivamente lento, poco interessante e troppo familiare, mentre altre testate come il Daily Telegraph e Little White Lies lo hanno premiato con un giudizio più che positivo.
Mike leigh racconta attraverso lo scorrere delle stagioni le vicissitudini di una coppia di coniugi e di alcuni loro amici, con l’intento di descrivere attraverso la normalità i rapporti interpersonali e l’approccio alla vita e al suo significato, come ha raccontato alla platea di giornalisti presenti alla conferenza stampa:
Ad un certo punto della vita di ognuno qualcosa si complica e nel film abbiamo provato ad inquadrare il modo in cui le persone tentano di affrontare, o superare, queste difficoltà inerenti principalmente la sfera affettiva ed emotiva dei vari personaggi.
Il regista quando qualcuno avanza un inevitabile confronto e parla di più di qualche somiglianza con l’intenso Segreti e bugie risponde:
Ogni opera che realizziamo è differente, però chissà, magari aveva ragione Renoir quando sosteneva che alla fine quello che facciamo è sempre lo stesso film.
E adesso vediamo come di consueto il cartellone delle proiezioni odierne, oggi la Selezione ufficiale gioca in casa con due pellicole francesi in concorso, Un homme cui crie (A screaming man) attraverso gli occhi di un sessantenne ex-campione di nuoto senza lavoro e sull’orlo della disperazione il regista africano Mahamat-Saleh Harout ci mostra lo scenario devastato dalla guerra civile del Ciad, mentre film in costume per Bertrand Tavernier che in La Princesse de Montpensier racconta la guerra tra Cattolici e Protestanti nella tumultuosa Francia del 1562.
Concludiamo con il consueto sguardo alle sezioni collaterali che vedono tre pellicole per Un certain regard, tra queste I Wish I Knew del regista cinese Jia Zhangke che racconta la città di Shangai dopo la vittoria comunista del 1949, per la Quinzaine da ralisateurs l’affresco rurale Le quattro volte del nostro Michelangelo Frammartino (Quinzaine da ralisateurs) e infine per gli eventi speciali il debutto sulla croisette di Sophie Fiennes, la regista sorella degli attori Ralph e Joseph presenta il suo documentario Over your cities grass will grow sul pittore e scultore tedesco Anselm Kiefer.