Per l’odierno spazio dedicato al cortometraggio torniamo a parlare di Fabio Cillia, filmaker di cui ci eravamo occupati tempo fa con un dei suoi primissimi lavori, l’omaggio a Giuseppe Tornatore Porpora.
Oggi recensiamo il suo Cani randagi che ci racconta di due estranei uniti dal caso, Franco (Francesco Ingrasciotta) un imprenditore appena mollato dalla bellissima consorte in fuga, e un ragazzo (Alessandro Ludici) che sfida la sorte trafugando uno zainetto colmo di droga.
L’imprenditore si troverà ostaggio del ragazzo, ed entrambi si ritroveranno invischiati in una serie di peripezie a base di sparatorie, inseguimenti, droga e una montagna di soldi, riusciranno a cavarsela?
Chiaramente Cani randagi si pone ad anni luce dal precedente Porpora anche perchè nel frattempo ci sarà stato sicuramente un percorso di crescita, infatti con questo corto ci troviamo di fronte ad un ottimo lavoro che ha nella regia solida ed in un montaggio impeccabile due incontestabili punti di forza.
All’ottimo comparto tecnico si aggiungono un cast efficace ed un’intrigante location che dona alla pellicola di Cillia suggestioni da road-movie che aiutano non poco la messinscena, unica pecca una colonna sonora che in più di un’occasione si rivela invasiva e ridondante.
Durante la visione si ha un fastidioso effetto compilation che non permette di godersi appieno ne i dialoghi, ne le dinamiche che si creano tra i protagonisti, uno spazio eccessivo dato allo score che mina ed appesantisce in parte la fruibilità dell’opera.
Detto ciò un plauso comunque al lavoro di Cillia che nella sua totalità risulta godibile e mette in risalto un indubbio talento per la regia. Di seguito potrete trovare i link dove guardare il corto suddiviso per l’occasione in quattro tranche.