Colui che senza ombra di dubbio è il padre di tutti i Supereroi ha fatto la sua prima apparizione nel giugno di 75 anni fa. Era il 1938 quando comparve nell’albo ‘Action comics’ (pubblicato da Dc Comics). Creato da Jerry Siegel e Joe Shuster circa sei anni prima, l’uomo d’acciaio diventò un’icona da subito. Il suo fu un successo inarrestabile, perpetuato nel tempo e arrivato sino ai nostri giorni.
Oggi sarebbe un supereroe di 75 anni. Probabilmente avrebbe dei nipoti e sicuramente gli racconterebbe ciò che noi stiamo raccontando a voi. La prima cosa che Kal-El (questo il suo nome kryptoniano) racconterebbe alla sua genie è che lui non era un supereroe nel senso nietzscheano di ‘superuomo’. Nessuna declinazione dittatoriale, dunque. La storia insegna che alcune interpretazioni possono essere sbagliate e sarebbe dunque meglio accantonarle.
Superman rappresenta, bensì, il mito di un uomo che mette i suoi superpoteri al servizio di tutti, senza trarne giovamento per i propri scopi. Un uomo che in fondo è anche portatore di una semplicità inaudita. Un semplice costume blu, una semplice ‘Esse’ sul petto, un mantello rosso.
Ancor più semplice è il suo alter-ego, quel Clark Joseph Kent che appare così impacciato nel suo abito ‘buono’ e nei suoi occhiali con montatura nera. Clark Kent da Smalville è un Superman cresciuto, che veste i panni del lavoratore e che è quasi inconsapevole della sua forza. Kal-El venne inviato dai suoi genitori da Krypton al Pianeta terra che era ancora un neonato. La sua navicella venne trovata da Jonathan e Martha Kent. L’infante intenerì loro, al punto che decisero di adottarlo. Lo chiamarono proprio Clark. Col tempo Clark, insediatosi a Metropolis, divenne un giornalista lavorando con Lois Lane nella redazione del ‘Daily Planet’. Prima, però, in quel piccolo paesino della periferia degli Usa acquisì i superpoteri in grado di cambiare la sua e la vita altrui:
forza sovrumana
velocità
super-sensi
vista a raggi X
vista calorifica
invulnerabilità
volo
La storia cinematografica di Superman, con le dovute variazioni sul tema, è legata a doppio filo all’attore Christopher Reeve. E’ lui ad interpretare l’Uomo d’Acciaio in ben quattro film di enorme successo. Il primo, uscito nel 1978, vanta la presenza di Gene Hackman (nel ruolo di Lex Luthor) e la partecipazione straordinaria di Marlon Brando in un cameo in cui interpreta il padre biologico del ‘Nostro’.
Due anni dopo fu la volta di “Superman II”, per la regia di Richard Lester, con Reeve ancora come protagonista.
La storia si ripete nel 1983 con “Superman III”.
Seguono episodi meno fortunati, come “Superman IV” che fu un insuccesso così marcato da far si che la produzione decidesse di tenere a riposo il franchise per qualche tempo. E mentre quest’anno ci apprestiamo a un altro reboot dal titolo “L’uomo d’acciaio”, facciamo i nostri auguri al supereroe padre di tutti i supereroi.