L’uomo nero, mostro della tradizione popolare che si annida nelle fobie infantili e si nutre di oscurità, è proprio a questo personaggio incarnatosi in migliaia di mostri in celluloide che il regista Sam Raimi, qui in veste di produttore, decide di dedicare una serie di film.
la Ghost House Pictures materializza questo spauracchio infantile con la trilogia Boogeyman, composta da un lungometraggio per le sale cinematografiche Boogeyman-L’uomo nero e due sequel direct-to-video, Boogeyman 2-il ritorno dell’uomo nero e Boogeyman 3.
Il primo film datato 2005 si ispira agli horror giapponesi con poche incursioni nel gore e molta tensione psicologica, si racconta di un giornalista che soffrendo di un trauma infantile ha involontariamente dato vita ad un mostruoso Boogeyman causando la morte del padre, tornato nella casa d’infanzia dovrà affrontare le sue paure.
In Boogeyman 2-il ritorno dell’uomo nero, per inciso l’episodio più debole della trilogia, si ammicca a Nightmare 3–I guerrieri del sogno. In un ospedale psichiatrico sono ricoverati giovani pazienti affetti da fobie patologiche, tra questi Laura Porter, traumatizzata insieme al fratello dal massacro dei suoi genitori per mano di un killer mascherato, inutile dire che l’uomo nero tornerà a colpire con esiti decisamente più sanguinolenti, ma meno efficaci del primo capitolo, tra i protagonisti Tobin Bell, il letale enigmista di Saw.
In Boogeyman 3 stavolta è il dormitorio di un campus universitario il terreno di caccia per l’uomo nero che con un nuovo look, decisamente il più efficace della trilogia, si diverte a massacrare un pò di studenti. A portare il Boogeyman nel campus la figlia di uno degli psichiatri del secondo film, che letto il diario del padre materializzerà nuovamente l’incubo.
LA TRILOGIA:
BOOGEYMAN-L’UOMO NERO di Stephen T. Kay (2005)
BOOGEYMAN 2-IL RITORNO DELL’UOMO NERO di Jeff Betancourt (2008)
BOOGEYMAN 3 di Gary Jones (2009)