B-cult, Supercop

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Oggi per i B-cult ci occupiamo di Jackie Chan, ormai star action internazionale a tutti gli effetti e consacrato in quel di Hollywood, ma le sue migliori performance restano in film a basso coato girati in patria, e in alcune delle pellicole che tentarono invano di lanciarlo negli anni ’70 come il nuovo Bruce Lee. Ricordiamo che Chan ha partecipato come comparsa a due dei film di Lee, Dalla Cina con furore e I tre dell’operazione drago.

Oggi abbiamo deciso di segnalarvi il terzo capitolo della trilogia Police Story, arrivato in italia con il titolo di Supercop, Chan interpreta l’ispettore capo Chan Ka-Kui della polizia di Hong Kong che si troverà coinvolto in un’importante operazione sotto copertura dell’Interpol, supportato per l’occasione dalla bella collega Jessica Yang (Michelle Yeoh) con la missione di smantellare un traffico internazionale di stupefacenti.

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Uno dei migliori action-movie di Jackie Chan, azione a perdifiato, ironia e gag a profusione, alla regia il veterano Stanley Tong che dirigerà Jackie Chan  anche in Terremoto nel Bronx una delle prime incursioni dell’attore negli States. Vista la consuetudine di Chan di non utilizzare controfigure anche nelle scene più pericolose, anche per questo film lunga lista di infortuni, tra cui una spalla fratturata, e la rottura di una costola in una pericolosa scena di stunt con un elicottero.

Da rivalutare perchè: per godersi un Jackie Chan prima delle performance made in Hollywood, alle prese con uno script particolarmente riuscito e al top della forma fisica.