Oggi utilizziamo la rubrica B-cult per segnalarvi un piccolo gioiello direct-to-video, si tratta del thriller-horror Madhouse, pellicola ingiustamente snobbata dalla grande distribuzione e finita direttamente sugli scaffali delle nostre videoteche.
In una clinica psichiatrica dall’aria decisamente inquietante, avvengono strani suicidi e misteriose sparizioni, toccherà al nuovo arrivato, un volenteroso interno di psichiatria con la collaborazione di una paziente, scoprire cosa si nasconde dietro allo strano comportamento del direttore dell’istituto.
Il ragazzo, perseguitato dallo spettro di un inquietante ragazzino, verrà aiutato nella sua indagine da un misterioso paziente recluso negli scantinati dell’edificio, un limbo infernale dove sono confinati i pazienti più pericolosi, freaks e reietti senza alcuna possibilità di guarigione.
Madhouse sfoggia una confezione sopra la media, attori credibili e come guest d’eccezione il veterano Lance Henriksen nei panni dell’ambiguo direttore della clinica Franks.
Il regista William Butler si diverte a citare il meglio del cinema thriller/horror di sempre e non solo, Opera di Dario Argento, classici come Halloween e Shining, non dimenticando il cult premio Oscar Qualcuno volò sul nido del cuculo che Butler omaggia con la caratterizzazione della perfida capo-infermiera.
Da rivalutare perchè: per sopperire alla pessima distribuzione di cui il film è stato vittima e per riscoprire un’intrigante thriller/horror di pregevole fattura.