Oggi lo spazio B-movies è dedicato al film che ha lanciato nell’olimpo dei registi di culto Questin Tarantino, Le iene è il debutto sul grande schermo del regista americano e presenta personaggi, clichè e la cosiddetta impronta pulp che contribuirà a creare il terreno ideale per il successivo Pulp Fiction, pietra miliare del genere crime/noir, e ad oggi pellicola inarrivabile e punto di riferimento per stile visivo e dialoghi.
La trama ci racconta di una rapina finita male e di un poliziotto infiltrato, sullo sfondo sangue, turpiloquio e violenza, tutto viene estremizzato sia visivamente che a livello di narrazione, oltrepassando il confine della formalità tipica del genere, Tarantino si pone come osservatore/spettatore nonchè appassionato cultore di un cinema e letteratura di genere, riuscendo così ad orchestrare la violenza contestualizzandola, e trasformandola in una fumettosa partitura pulp grondante passione cinefila.
Come in Pulp Fiction anche ne Le iene la narrazione non è lineare, il finale funge da incipit, e come spesso accade il cinema imita e cita la vita reale, e così anche in questo caso il percorso diventa molto più importante della meta ultima, e Tarantino applica questo concetto trasformando il racconto in un frammentato e fascinoso labirinto in cui è un vero piacere perdersi.
Le iene nonostante il budget limitato, dai 30.000 dollari iniziali si è abbondantemente superato il milione di dollari, vanta un cast di altissimo profilo e lo stesso Tarantino nel ruolo di uno dei membri della banda.
Tarantino con questo fulminante esordio mostra tutta la passione per i B-movies e la musica anni ’70, notevole e molto curata come peraltro in ogni suo film la colonna sonora, che di pari passo con i curatissimi dialoghi, squisitamente logorroici e citazionisti diventeranno la caratteristica delle opere a venire, con punte di eccellenza nel già citato Pulp Fiction.