In previsione del remake approdato in questi giorni nelle sale italiane in un divertente formato 3D, mi sono andato a rispolverare questo vecchio slasher del 1981 dal titolo assolutamente innocuo, ma dal contenuto tutt’altro che festaiolo, almeno non per le vittime massacrate dal minatore mascherato protagonista del film.
Nelle sale italiane Il giorno di San Valentino non è mai arrivato, in Europa il film è stato distribuito solo in Germania, Austria e Francia, ma questa sola versione casalinga non ne ha ha impedito l’elezione a cult, Quentin Tarantino con il suo solito contagioso entusiasmo l’ha definito addirittura il miglior splatter di tutti tempi.
Eccessi d’entusiasmo a parte, questo film è decisamente un discreto slasher, dotato di un atmosfera claustrofobica e ansiogena degna di nota, certo siamo lontani dagli standard fissati dall’Halloween di Carpenter, però considerando il low budget e credetemi qui è davvero low! il film riesce dignitosamente a fare il suo sporco e sanguinolento dovere.
l’esilissima trama, l’incidente in una miniera il giorno di San Valentino con strage di minatori ed il sopravvissuto impazzito, in fuga da un manicomio e deciso a vendicarsi, è solo una scusa per imbastire una sequela di omicidi che nel complesso funzionano.
Da rivalutare perchè: ideato solo ed esclusivamente per intrattenere e dare qualche brivido riuscendovi pienamente, Venerdì 13 docet.