Recensione: Clive Barker’s Hellraiser

Il 1987 è stato segnato dall’arrivo, sul grande schermo, di quello che sarebbe diventato un cult a tutti gli effetti: Clive Barker’s Hellraiser, giunto a noi come Hellraiser: Non ci sono limiti, grazie al nostro possente filtro “traduci-titoli”. Si tratta, banalizzando, di un film dell’orrore, e per di più, si tratta di un film di Clive Barker.

Forse non basta una prima occhiata per rendersi conto che dietro a un succedersi di “eventi horror” abbastanza lineari, si celano una trama estremamente intricata e un retroscena complesso ed estremamente fantasioso, ricco di dettagli e che affonda le radici temporali sia nel passato sia nel futuro.

Apparentemente, il protagonista è Frank Cotton (Sean Chapman). Si tratta di un personaggio molto particolare, interessato all’occulitsmo, e alla continua ricerca del massimo estremo. Le sue ricerche lo portano all’acquisto di un nuovo, misterioso strumento in grado di portarlo oltre qualsiasi soglia del piacere carnele: si tratta di una scatola di legno, una specie di carrillon.

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International Film Festival Locarno

Il titolo parla chiaro: in quest’estate di fuego, l’unico modo per salvarsi è concentrare la nostra attenzione, con l’impegno di un monaco buddista, sui festival e sulle rassegne di cui è costellata questa stagione rovente.

La sessantunesima edizione dell’ International Film Festival Locarno è stata inaugurata il 6 Agosto in Piazza Grande con tutta la forza che può, promettendo di andare avanti fino al 16 di Agosto.

Le facce che avremo occasione di vedere live e a colori, sono tante e sono celebri. Volete fare quattro chicchiere con Amos Gitai? Volete congratularvi con Alessandro Baricco? Bene. Allora, tutti a Locarno.

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Film Storici 2009: dal Conquistador al 1776

C’è poco da fare, il film storico asolve oggi ad una funzione che teoricamente tenderebbe a spingersi oltre quella del puro intrattenimento: la diffusione di certi aspetti della storia dell’uomo è sato infatti appannaggio della sola letteratura, e laddove si tende a leggere sempre meno, è assolutamente necessario estendere il set di mezzi di diffusione delegati a svolgere tale compito.

A chi tocca dunque nel 2009? E’ presto detto: iniziamo da Conquistador. Diretto da Andrucha Waddington, e prodotto da una serie di nomi altisonanti, quali sono quelli di Gianni Nunnari, Oliver Stone, David Fincher, e Robert Rodriguez, il film si ripromette di raccontarci la storia di Hernan Cortes, interpretato da Antonio Banderas, a partire dalla partenza da Cuba finalizzata ad espandere la potenza spagnola, fino alla tragica distruzione dell’impero Azteco.

Interessante, no? Quanto avevate a storia alle superiori ? Tanto per smorzare la prima affermazione di questo articolo, è ovvio che qui si tratterà di una bella avventura, epica e romanzata, siamo pure sempre al cinema!

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Film musicali 2009: Scorsese tra Miles Davies e Mick Jagger

Non poteva mancare, per il prossimo anno, un confortevole tappeto di note e di passi di danza su cui rigenerarci dopo lunghe sessioni lavorative. I film musiacli sono da sempre un genere a sè, ed ho visto atteggiamenti estremi adottati nei loro confronti: c’è chi li ama, cè chi li odia. Come al solito mi colloco in una posizione intermedia, impossibile generalizzare, ce ne so9no di fantastici e di invedibili.

Per questo mi chiedo come sarà questa Untitled Miles Davis Biopic, di cui attualmente si sa molto poco. Quel che è certo è che non si trattta di una vita come tutte, e le note del trombettista, bandleadere e compositore jazz faranno da cornice a una storia finita anche troppo presto, nel 1991. Non c’ è alcun bisogno di sottolineare cosa è stato Davies per la musica e cosa quest’ultima è stata per lui. Un solo nome legato alla pellicola:Don Cheadle alla regia e nel cast.

E sempre nel complesso mondo della musica si svolge The Long Play, diretto niente meno che da Martin Scorsese, affiancato dall’icona del rock Mick Jagger. La storia narra dell’avventura di due amici, durata quarant’anni, nel mondo del business della musica, dal R & B delle origini all’oggi dell’ Hip Hop. Sicuramente l’approccio permette di avere uno scorcio a grana larga di un pezzo molto importante di storia della musica.

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La saga dei Coppola: il cinema nel sangue

La storia del cinema risulterebbe priva di alcuni dei suoi più importanti capitoli se Francis Ford Coppola non fosse mai esistito. Basta riflettere anche solo per una attimo su una frase come questa, per rendersi conto di come il destino abbia avuto un ruolo importante nel determinare le sorti di un autentico genio della macchina da presa, colui che non si è mai posto limiti, quando si è trattato di raccontare vicende, anche tragiche, relative alla storia del proprio Paese. Già… gli Stati Uniti, il luogo dove i sogni possono divenire realtà e l’estro dell’individuo se riconosciuto come tale, può portarlo in cima alla piramide del successo sociale.

Ci chiediamo quale sarebbe stata la sorte del giovane Francesco, aspirante cineasta se qualche anno prima i nonni, valigie alla mano, non avessero deciso di emigrare oltre oceano da Bernalda, paesino della Basilicata. Probabilmente il grande regista non avrebbe goduto di quel clamore che tutte le sue vicende pubbliche e private hanno invece ottenuto in tutti questi anni di attività.

Nato da papà musicista Carmine Coppola e mamma Italia Pennino, di professione attrice, è il secondo di tre fratelli: il maggiore August Coppola, professore di letteratura è il padre di Nicolas Cage, di Christopher Coppola regista e produttore e di Marc Coppola anch’egli attore, mentre la sorella minore Talia Rose Coppola in arte Talia Shire fa l’attrice ma è anche madre dell’attore e musicista Jason Francesco Schwartzman e di Robert Schwartzman, guarda caso anche lui attore, nati dal matrimonio con il produttore Jack Schwartzman.

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Film d’Animazione 2009: Tin Tin vs Scrat

Non c’è che dire, i film d’animazione sono assolutamente uno specchio della nostra evoluzione. In un dato momento, l’umanità si pone delle domande su se stessa, si chiede, in preda a una crisi, dove andrà a finire.

Ed ecco che in tutta risposta giunge Ice Age 3:l’alba dei dinosauri, e l’umanità tace guardando attentamente ciò che viene proiettato e smette di farsi sciocche domande esistenziali. Insomma, l’avete vista la locandina? Avete notato le inquietatissime facce dei nostri amici, con il mega dinosauro che appoggia il suo enorme muso addosso a loro.

E poi, cos’altro ancora di terribile succederà al povere Scrat? Ci sarà veramente da divertirsi, a giudicare dalle premesse. Il film è di Carlos Saldanha e pare che uscirà tra un anno esatto, giorno più giorno meno, nelle sale cinematografihe. La controindicazione nel parlare di anteprime è che ti viene la voglia di vederli subito, i film.

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Film comics 2009: Wonder Woman in visita a Sin City

Ormai divenuto a tutti gli effetti un genere, quello dei film tratti dai fumetti ci ha offerto fino a questo momento prodotti dalla qualità altalenante. Dopo il colossale Cavaliere Oscuro, portato di recente sugli schermi da Christopher Nolan, campione d’incassi di quest’anno, non si può fare altro che cercare di immaginare quali saranno gli sviluppi futuri di questo tipo di film, chiedendoci se effettivamente ci sono dei limiti nella “trasponibilità” dalla carta alla celluloide.

Ad aprire la nostra breve rassegna è il sequel del discusso Sin City di Frank Miller: Sin City 2. Il primo ha suscitato pareri contrastanti, Frank Miller ha ascoltao cosa aveva da dire il mondo e poi è andato per la sua strada senza troppe preoccupazioni. Il sequel è basato sul secondo volume della serie creata da Miller intitolato Una donna per cui uccidere ed è il prequel di Un’abbuffata di morte. Rivedremo volti noti, come Marv (Mickey Rourke) e Dwight McCarthy (Clive Owen). Il film è di Frank Miller e di Robert Rodriguez, con Devon Aoki, Rosario Dawson, Jessica Alba, Brittany Murphy, Clive Owen, Mickey Rourke e Jaime King. Come lasciarselo sfuggire?

Tornando a figure più solari, pensate un pò chi torna a rinnovarsi nel 2009: Lauren Montgomery porterà sul grande schermo il film di animazione Wonder Woman. La principessa e Amazzone Diana scorta il pilota Steve Trevor a casa negli Stati Uninti dopo che il suo aereo si è andato a schiantare, per l’appunto, nella misteriosa isola di Themyscria; ecco l’inizio di Wonder Woman, la più grande di tutte le eroine; e speriamo che riescano a rinnovarla a dovere, dato che si tratta veramente di un gran personaggio, che ci piaccia o no. (Non) sentiremo le voci di Rosario Dawson, Nathan Fillion, Keri Russell, Virginia Madsen, e Alfred Molina.

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Quei ragazzi venuti dal Brasile

La fortunata congiuntura internazionale oltre ad importanti interventi governativi, hanno permesso in questi ultimi mesi al cinema brasiliano, di risollevarsi da un lungo periodo di crisi. Il successo oltre confine di film come Tropa de Elite, di José Padilha, che ha ottenuto l’Orso d’Oro per il miglior film alla Berlinale del febbraio scorso e il premio come migliore attrice a Cannes di Sandra Corveloni, protagonista di Linha de Passe, di Walter Salles e Daniela Thomas, hanno di fatto permesso al grande pubblico di apprezzare le pellicole del Paese sudamericano.

Un gradimento indiscusso a cui va ad aggiungersi il favore conseguito da altre pellicole come A casa de Alice, di Chico Teixeira che ha conquistato il Premio per il miglior film ai festival di Fribourg, Guadalajara e La Habana del 2007 e Estomago, di Marcos Jorge, una coproduzione italo-brasiliana che ha ottenuto il Premio per il miglior film al Festival di Montevideo del 2008.

In questi ultimi mesi le pellicole brasiliane hanno cominciato a fare timidamente capolino anche sul mercato nostrano: oltre al già citato Tropa de Elite, ricordiamo O ano em que meus pais sairam de férias, di Cao Hamburger, già candidato lo scorso febbraio all’Oscar per il miglior film straniero e Cidade Baixa, di Sérgio Machado, presentato al Festival di Cannes del 2005.

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Film biografici 2009: Di Caprio gioca a Space Invaders

Prima o poi doveva succedere: anche i videogiochi sono diventati ufficialmente storia: qualcuno si chiederà se si trova nel blog sbagliato. No, assolutamente no. Il problema è che il titolo parla chiaro: Atari sarà ufficialmente oggetto di una biografia. O meglio, il suo più celebre esponente.

Scritto da Brian Hecker e da Craig Sherman, il film Atari renderà omaggio e parlerà della vita di Nolan Bushnell, il padrino dell’industria dei videogiochi. Si parlerà dell’evoluzione del suo pensiero, e di come passerà da riparatore di flipper rotti a implementatore delle sue stesse idee, rivoluzionarie idee, all’inizio degli anni settanta.

Sarà Leonardo di Caprio a interpretare il protagonista della storia narrata, a sottolineare che ormai è cresciuto, è grand e si è liberato dei suoi ruoli efebici di un tempo; non so a voi, a me piace molto come attore, ma mi fa sempre impressione vederlo con la barba come primo impatto. La sfida di questo film è meno banale di quello che si pensa: su tratta di portare sullo schermo la storia di una delle maggiori case produttrici di videogiochi della storia.

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Film fantastico 2009: Goku sfida la Russia

Ebbene si, il momento è giunto: accompagnato dalla gioia di alcuni e dall’assoluta indifferenza di altri, arriva Goku, circondato dalle sette sfere e da tutti i personaggi che molti di noi hanno amato fin dalla gioventù.

Dall’alto dei miei trent’anni adoro Dragon Ball, ci sono affezionato, la saga l’ho adorata, ho adorato il manga e pure l’anime: per questo mi aspetto – o devo dire pretendo – il meglio. Non ci sono giustificazioni: il tempo ci ha fatto assorbire la storia, gli effetti speciali sono a disposizione, non sento scuse. Il film è di Un film di James Wong, con Justin Chatwin, James Marsters, Emmy Rossum, Yun-Fat Chow, Jamie Chung, Joon Park. Cast a parte, chissà che non venga fuori qualcosa di buono. A dire il vero, a partire dalle immagini su cui ho potuto mettere le mani, non è che riconosca tutta questa fedeltà.

La risposta arriva dal russo Timur Bekmambetov, che porta sul grande schermo il terzo capitolo della saga horror-fantasy Nochnoy dozor, Twilight Watch, con Konstantin Khabensky, Aleksei Chadov, Gosha Kutsenko, Igor Lifanov, Sergei Lukyanenko, Rimma Markova, Vladimir Menshov, Mariya Mironova, Mariya Poroshina, Galina Tyunina, Viktor Verzhbitsky. Si tratta di un fantasy, ma un fantasy con i fiocchi. Il regista promette grandi cose, la trama pure.

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Film Fantascienza 2009 : chi vincerà tra Avatar e John Connor?

Il 2009 si prospetta come un anno piuttosto denso di film di fantascienza, con una certa tendenza alla ricerca di proprorre qualcosa di originale; si intenda, originale non significa necessariamente nuovo: vedremo infatto ancora John Connor e, pensate, anche l’equipaggio di Star Trek.

Cosa c’è di meglio in fondo che volare nello spazio alla velocità della luce, circondarmi di luci e suoni che solo il cimema può regalarmi, questo voglio dalla fantascienza del 2009; vorrei davvero riuscire a stupirmi con trame interessanti, sequel solo se strettamente necessari, viaggiare in nuovi universi paralleli et similia, senza la necessità di alcunchè di rivoluzionario.

Vediamo dove a che livello di match arriviamo tra il mondo delle idee e la realtà. Direi di iniziare con James Cameron, e direi di iniziare con Avatar, che, oltre a essere un film di fantascienza, è anche un termine piuttosto inflazionato nel contesto in cui io ti scrivo e tu mi leggi. Un veterano di guerra paralizzato, viene trasportato su Pandora, una pianeta dominato da una popolazione aliena. Quali saranno gli sviluppi?

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Film Horror 2009: mangiati dagli zombie o azzannati dall’uomo lupo?

Il mio terrore principale, quando si tratta di film dell’orrore, consiste fondamentalmente, negli ultimi anni, in una spiccata fobia per i remake e per i sequel. C’è poco da fare: le idee ultimamente scarseggiano, e ci ritroviamo spesso fra le mani cose viste e straviste migliaia di volte.

Voglio essere realistico: non chiedo un 2009 di espolsive novità, di nuove intricatissime trame, ma ne pretendo almeno una piccola percentuale, altrimenti che senso ha? Volgiamo il nostro sguardo al futuro dunque, e partiamo con Them, una sorta di commedia/horror di Edgar Wright in terpretata da Jack Black. Rideremo circondati da schizzi di sangue e brandelli di carne putrefatta?

Proseguendo inciampiano subito in un’icona classica, rivestita di grandi nomi: The Wolfman, un film di Joe Johnston con Anthony Hopkins, Emily Blunt, Benicio Del Toro, Hugo Weaving. E subito comincio a sudare freddo, vista la premessa. Ma non voglio avere pregiudizi,e vado avanti, con dentro la speranza di vedermi un qualcosa che mi ricordi anche da lontano le emozioni provate con Un Lupo Mannaro americano a Londra. L’ambientazione è l’Inghilterra Vittoriana e l’incipit consiste in un primo, fatale morso…

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La guerra dei Douglas: una vita tra sesso e avventura

L’impronta del destino, quel marchio invisibile presente in ognuno di noi, protagonisti inconsci di un disegno preordinato, vittime e allo stesso tempo carnefici sul palcoscenico esistenziale. Kirk Douglas, ci appare così: nelle vesti di un entità il cui viaggio sul pubblico viale delle celebrità ubbidisce ha un preciso disegno già pronto, un percorso costellato di avventura e successo, quel sorriso guascone e l’aspetto da adorabile canaglia che tanta fortuna gli avrebbe portato nei successivi 91 anni (che Dio lo benedica!) di vita.

Forse non tutti sanno che Douglas ha un origine bielorussa, radici scomode per uno come lui nato negli Stati Uniti, dal nome che è tutto un programma Issur Danielovitch Demsky. Il nostro ereoe non si perde d’animo affronta a testa bassa, come è nelle sua natura, il mondo dello spettacolo e sfodera un nome d’arte che lo avrebbe portato lontano Kirk Douglas appunto, a metà tra un personaggio dei fumetti e il protagonista di un film di spionaggio.

Il viso dicevamo, l’inconfondibile fossetta sul mento motivo di ispirazione e ammirazione per il pubblico, in particolare femminile, che tuttora ce lo riporta alla mente in parti memorabili come il colonnello Dax avvocato parigino di Orizzonti di Gloria con la regia del grande Stanley Kubrick, protagonista in Spartacus o in celebri film del’epopea western come Sfida all’O.K. Corral che lo vede interprete nel ruolo di Doc Holliday.

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Film Romantici 2009: amore senza confini da Will a Easy Virtue

Poteva forse mancare, nelle nostre rassegne, un pizzico di dovuto e ormai tradizionale amore cinematografico? Sarà che quest’aria di mare (per la cronaca, sono in piena città) fa riecheggiare nella mia mente le note di Love Boat, ma la presenza di una buona dose di commedie romantiche per il 2009 mi conforta, un pò come mi conforta la presenza delle feste istituzionali come il Natale o il mio compleanno.

Ad introdurre la serie di commedie rosa ci pensa Will, di Todd Graff. Il film, interpretato, tra gli altri, da Vanessa Anne Hudgens, Lisa Kudrow, Scott Parker, Will Johnson, e, pensate un pò, David Bowie, parla delle difficoltà che insorgono nella relazione instauratasi tra un ragzzo e una sua ex compagna di scuola. Il film promette bene? E chi lo sa?

Ciò che si può affermare con una certa sicurezza è che la presenza di David Bowie mi incuriosisce non poco, chissà che effetto farà rivederlo in video. Considerato che è noto per altri motivi, Bowie vanta una filmografia abbastanza nutrita, che va da L’uomo che cadde sulla Terra (1976) a Furyo (1985), da Tutto in una notte (1985) a Labyrinth – Dove tutto è possibile (1986), quindi è forse lecito attendersi un Bowie maturo da un punto di vista dell’acting cinematografico? E chi lo sa?

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