Tutto è pronto e i riflettori sono già accesi su Cannes. Presentiamo il meglio che verrà, per quanto concerne una delle sezioni con maggior classe all’interno della kermesse francese.
La sezione Quinzaine (Director’s Fortnight) è uno dei tanti motivi per interessarsi al Festival di Cannes. Quest’anno, ad aprire i battenti della sessantaseiesima edizione, ci sarà l’ultima opera di Ari Folman. Dopo aver conquistato un enorme successo con “Valzer with Bashir”, il regista israeliano ritorna per approfondire le grandi potenzialità espressive del cinema d’animazione, con “The Congress”: il film è un reboot del cult classico di Stanislaw Lern. La protagonista, la quale interpreta se stessa, è “Robin Wright Penn”, che sta godendo di grande successo dopo l’exploit ottenuto grazie serie televisiva “House of cards”, di cui è co-protagonista con un certo Kevin Spacey.
Sarà poi la volta di “Blue Ruin”, opera di Jeremy Saulnier: si tratta thriller molto interessante, caratterizzato da dosi di dark humor e dall’esplorazione del tema della vendetta attraverso un protagonista misterioso e dal tragico passato.
A guardare “Ilo Ilo” di Anthon Chen, invece, si ha la sensazione di attraversare un fiume di poetica sul quale scorre brillantemente il racconto di un’amicizia tra un ragazzo di Singapore e la sua cameriera filippina sullo sfondo di una riflessione di natura economica.
Il regista Jim Mickle presenterà, con “We are what we are“, la vita della famiglia Parker, portata avanti volontariamente nel più totale isolamento, mentre una tempesta in lontananza sta per arrivare al capolinea. Il film prende le mosse dall’omonima opera di Jorge Michel Grau (titolo originale Somos lo que hay) del 2010.
Non ci resta che attendere che Cannes entri nel vivo, per godere di questi meravigliosi input.