Quest’oggi torniamo ad occuparci dei ragazzi della Wallett’s Production che dopo il cortometraggio muto Scelte: La vita di Herman Krautinskij, propongono un’altra riflessione, stavolta sulla tv e la sua nefasta influenza sulle menti meno preparate, intrigante tematica che diventa il fulcro di un racconto che gioca con la fantascienza immaginando un mondo lobotomizzato da un virus televisivo.
Il corto Alienation Channel ci racconta di tre amici teledipendenti ed una scommessa che vedrà uno di loro, in piena overdose da tubo catodico, isolarsi per cinque anni lontano dall’influenza di qualsiasi media, tranne naturalmente qualche buon film, per ritrovare al suo rientro un mondo devastato da un misterioso contagio.
Intanto lode al coraggio di raccontare una trama tanto ambiziosa con i pochi mezzi a disposizione segno di una passione che di certo porterà lontano, detto ciò il corto a livello di regia e montaggio è come di consueto efficace, stavolta l’uso di dialoghi e la recitazione funzionano bene nella prima parte, mentre nella seconda se visivamente il livello resta sopra la media, l’entusiasmo dei giovani protagonisti e il tentativo di rendere ancor più surreale la messinscena rischiano spesso di far debordare la recitazione a più tratti sopra le righe, ma ciò non toglie certo valore all’insieme dell’opera che resta come di consueto molto godibile.
Di seguito trovate i link per visionare il corto diviso per l’occasione in due parti.