La sessantanovesima edizione del Festival di Locarno, in programma dal 3 al 13 agosto sarà all’insegna della tradizione. In qualche modo la rassegna rappresenterà infatti un ritorno allo spirito originario del festival, quello che ha dato spazio alle cinematografie meno note e a registi emergenti, quello che ha fatto di Locarno un festival d’avanguardia, politico e poetico, visionario e controcorrente.
Tutto, dunque, sembra confermare la linea editoriale della direzione di Carlo Chatrian, a scapito dell’anima più indie, maggiormente attenta ai gusti di un pubblico più eclettico, che in passato aveva reso particolare la manifestazione. Il direttore ha ricevuto la conferma del mandato fino al 2020.
Diciassette film in prima mondiale
Il concorso internazionale presenterà 17 lungometraggi, tutti in prima mondiale, che competeranno per il Pardo d’oro. Eccoli nel dettaglio.
AL MA’ WAL KHODRA WAL WAJH EL HASSAN (Brooks, Meadows and Lovely Faces) by Yousry Nasrallah
BANGKOK NITES by Katsuya Tomita
CORRESPONDENCIAS by Rita Azevedo Gomes
DAO KHANONG (By the Time It Gets Dark) by Anocha Suwichakornpong
DER TRAUMHAFTE WEG by Angela Schanelec
GODLESS by Ralitza Petrova
HERMIA & HELENA by Matias Pineiro
INIMI CICATRIZATE (Scarred Hearts) by Radu Jude
JEUNESSE by Julien Samani
KAZE NI NURETA ONNA (Wet Woman in the Wind) by Akihiko Shiota
LA IDEA DE UN LAGO by Milagros Mumenthaler
LA PRUNELLE DE MES YEUX by Axelle Ropert
MARIJA by Michael Koch
MISTER UNIVERSO by Tizza Covi, Rainer Frimmel
O ORNITOLOGO by Joao Pedro Rodrigues
OSTATNIA RODZINA (The Last Family) by Jan P. Matuszyński
SLAVA (Glory) by Kristina Grozeva, Petar Valchanov
Per la Piazza Grande saranno proiettati 16 lungometraggi, tra cui Io, Daniel Blake di Ken Loach e Jason Bourne di Paul Greengrass.