Questa settimana usciranno al cinema undici nuovi film di cui ben sei italiani, ovvero la commedia 100 metri dal paradiso, i documentari Disoccupato in affitto e Napoli 24, i drammatici Il richiamo, Isole e Workers. Non fatevi ingannare dal numero di titoli italiani, perché i favoriti a vincere il botteghino sono l’ultima fatica di Tim Burton, Dark Shadows, e il superoistico giovanlie Chronicle (che è in sala già da mercoledì). Chiudono la lista delle novità il franco-svizzero Sister di Urusla Meier, orso d’argento a Berlino 2012, il franco americano Special Forces – Liberate l’ostaggio, e il francese Tutti i nostri desideri.
100 metri dal paradiso (commedia, di Raffaele Verzillo, con Domenico Fortunato, Jordi Mollà, Giorgio Colangeli, Giulia Bevilacqua, Ralph Palka): Monsignor Angelo Paolini (Domenico Fortunato) è uno spirito illuminato, profondamente convinto che la Chiesa debba ‘aggiornare’ il suo linguaggio per poter continuare a testimoniare la parola di Dio al mondo. Mario Guarrazzi (Jordi Mollà), suo caro amico d’infanzia, è invece un ex centometrista che, nella sua carriera, ha vinto tutto tranne la cosa più importante: le Olimpiadi. Un cruccio che ha segnato la sua vita e dal quale cerca riscatto attraverso suo figlio Tommaso, anch’egli ottimo velocista.La sua speranza si spegne, però, quando Tommaso (Lorenzo Richelmy) gli rivela di non poter andare ai Giochi perché intende farsi frate. Per Mario è il tracollo. A ridargli speranza, paradossalmente, è proprio un’idea di Angelo che pensa di poter risolvere le proprie necessità e quelle dell’amico (nonché di Tommaso, suo figlioccio) attraverso un progetto a dir poco sconcertante: mettere su la Nazionale Olimpica del Vaticano e partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012.
Chronicle (fantascienza, di Josh Trank, con Dane DeHaan, Alex Russell, Michael B. Jordan, Michael Kelly, Ashley Hinshaw, Bo Petersen, Anna Wood, Rudi Malcolm, Luke Tyler, Crystal-Donna Roberts): Andrew, Matt e Steve sono adolescenti comuni, con cui tutti possono identificarsi; ognuno di loro ha una personalità ben distinta con cui affronta le normali difficoltà legate alla scuola, alle nuove amicizie, in una fase della vita in costante evoluzione. Sono imperfetti, goffi e un po’ avventati. Sono come noi… e come molti di noi, sono ossessionati all’idea di raccontare la loro vita, sia gli eventi più ordinari, sia – come nel loro caso – quelli più straordinari. Perché Andrew, Matt e Steve s’imbattono in qualcosa che trascende la loro comprensione e quella di chiunque altro. I tre ragazzi, infatti, improvvisamente sviluppano incredibili capacità telecinetiche: per dirla nel linguaggio dei fumetti, sono dotati di superpoteri! I ragazzi diventano praticamente capaci di qualsiasi cosa. Possono muovere gli oggetti con la forza del pensiero e scaraventare in aria automobili solo con la volontà. Imparano persino a volare … realizzando così il loro sogno più grande. Ad un certo punto però la faccenda si complica … RECENSIONE IN ANTEPRIMA
Dark Shadows (dramedy, di Tim Burton, con Johnny Depp, Jackie Earle Haley, Eva Green, Bella Heathcote, Helena Bonham Carter, Michelle Pfeiffer, Jonny Lee Miller, Chloë Grace Moretz, Gulliver McGrath, Christopher Lee): Nel 1752 Joshua e Naomi Collins, insieme al figlioletto Barnabas, salpano da Liverpool, in Inghilterra, in cerca di una nuova vita negli Stati Uniti. Ma neppure l’oceano è sufficiente a sfuggire alla maledizione che ha colpito la loro famiglia. Due decenni dopo Barnabas (Johnny Depp) si è sistemato nella cittadina di Collinsport, Maine. Signore della tenuta Collinwood Manor, Barnabas è ricco, potente ed è un vero playboy, ma compie l’errore fatale di spezzare il cuore di Angelique Bouchard (Eva Green). Angelique è una strega e gli assegna un destino peggiore della morte: lo trasforma in vampiro e lo fa seppellire vivo. Dopo duecento anni la tomba di Barnabas viene inavvertitamente aperta liberando il vampiro nel 1972, in un mondo molto diverso da quello di cui aveva memoria. Barnabas fa ritorno a Collinwood Manor per scoprire che la sua casa è andata in rovina, ma che gli eredi della sua eccentrica famiglia vi risiedono ancora, ognuno con i propri segreti oscuri. Per risolvere i problemi di famiglia, la matriarca Elizabeth Collins Stoddard (Michelle Pfeiffer) ha addirittura ingaggiato una psichiatra, la dottoressa Julia Hoffman (Helena Bonham Carter). Nella tenuta risiedono anche il fratello di Elizabeth, Roger Collins (Jonny Lee Miller), con la figlia adolescente Carolyn Stoddard (Chloe Moretz) e col precoce erede di Roger, il piccolo David Collins (Gulliver McGrath) di 10 anni. Il mistero si estende oltre la famiglia, fino al custode Willie Loomis, interpretato da Jackie Earle Haley, ed alla nuova tata di David, Victoria Winters, interpretata da Bella Heathcote.
Disoccupato in affitto (documentario, di Luca Merloni, Pietro Mereu): Il viaggio di un disoccupato che per trovare lavoro gira per nove città d’Italia portando un cartello addosso con scritto “disoccupato in affitto”. Un’insolita inchiesta sul mondo del lavoro, un’ironica provocazione, una coraggiosa sfida con se stessi. Un uomo- sandwich che suscita tra la gente sorrisi ma anche amare riflessioni sull’attuale situazione del nostro Paese.
Isole (drammatico, di Stefano Chiantini, con Asia Argento, Ivan Franek, Giorgio Colangeli, Anna Ferruzzo, Paolo Briguglia, Alessandro Tiberi): “Isole” è una favola moderna che racconta l’incontro di tre solitudini e la nascita di un amore fatto di timidi sguardi e approcci impacciati. Una storia che matura sotto il tetto di una casa canonica sulle isole Tremiti. È qui che per una serie di coincidenze si ritrovano a vivere insieme Ivan, un immigrato clandestino, Martina, una ragazza che ha “perso” l’uso della parola, e don Enzo, l’anziano tutore di Martina. I loro rapporti via via si intensificheranno e prenderanno nuove forme: l’amicizia tra il vecchio prete e lo straniero, ma soprattutto “l’amore” tra Ivan e Martina, un amore a cui si opporranno l’interesse e la cattiveria del mondo circostante, rappresentato da Wilma, la sorella del vecchio don Enzo. Proprio però nell’inaspettata alleanza dell’anziano prete – padre putativo della ragazza che, inizialmente “indignato” e spaventato dal loro amore finirà invece per parteggiare con i due – Ivan e Martina troveranno l’unica complice. Una complicità che legittimerà e darà dignità al loro amore.
Napoli 24 (documentario, diretto da Giovanni Cioni, Bruno Oliviero, Gianluca Iodice, Diego Liguori, Roberta Serretiello, Luca Martusciello, Nicolangelo Gelormini, Guido Lombardi, Mariano Lamberti, Andrej Longo, Stefano Martone, Mario Martone, Luigi Carrino, Fabio Mollo, Mario Spada, Pietro Marcello, Andrea Canova, Lorenzo Cioffi, Massimiliano Pacifico, Marcello Sannino, Francesca Cutolo, Federico Mazzi, Vincenzo Cavallo, Gianluca Loffredo, Daria D’Antonio, Ugo Capolupo, Paolo Sorrentino): Tre minuti ciascuno per uno sguardo da e su Napoli: il punto di partenza per l’opera plurale di ventiquattro autori. La città raccontata attraverso tempi, luoghi, modi e sguardi profondamente diversi per cercare di coglierne l’irrimediabile complessità. Una raccolta di istantanee che nell’incalzare rapido del loro spazio provano a fermare un momento, un tempo: quello di una giornata passata al mare o alla finestra; il tempo di un centenario e quello di un neonato; il tempo dispari di un pianista jazz e quello ordinato di una canzone di malavita. Tempi ognuno diverso dall’altro, da cui emerge però l’immagine unitaria di una città in movimento, mai ferma: una città, cioè, priva di giudizi. Che anche dei luoghi più comuni – come i santi, il porto, i disagi, la bellezza – sa tenere la freschezza; e dell’eccentricità e dello stupore – che qui possono avere le fattezze inattese di un maiale o di una principessa – fa un carattere tipico. Una ballata su una realtà da difendere e da denunciare, e soprattutto per non dare mai per scontata una metropoli ancora e sempre inesorabilmente viva.
Il richiamo (drammatico, di Stefano Pasetto, con Sandra Ceccarelli, Francesca Inaudi, Cesar Bordon, Guillermo Pfening, Julieta Cardinali, Ilda Bernard): La passione travolgente di due donne italiane a Buenos Aires. Lucia e Lea, le loro vite appese, i loro legami incerti. Due donne dalle attitudini opposte, in un viaggio iniziatico che le porterà letteralmente “alla fine del mondo”. Nella selvaggia immensità patagonica, alle prese con una barca malridotta e con i rispettivi segreti, ballando un tango che ribalta ruoli e convinzioni, riannoderanno i fili delle loro vite. Una storia in cui l′amore, nel bene e nel male, è maestro per tutti. RECENSIONE IN ANTEPRIMA.
Sister (drammatico, di Ursula Meier, con Gillian Anderson, Léa Seydoux, Kacey Mottet Klein, Martin Compston, Jean-François Stévenin, Johan Libéreau, Yann Trégouët): Simon e Louise, fratello e sorella, vivono in un una vallata svizzera dove sorge un lussuoso resort invernale. Quando la ragazza prende una cotta per un ragazzo inglese arrivato per la stagione invernale, Simon si sente trascurato ed il rapporto con la sorella subisce uno strappo… RECENSIONE IN ANTEPRIMA.
Special Forces – Liberate l’ostaggio (azione, di Stephane Rybojad, con Diane Kruger, Djimon Hounsou, Benoît Magimel, Denis Ménochet, Raphaël Personnaz, Alain Figlarz, Marius Marius, Mehdi Nebbou, Raz Degan, Tchéky Karyo): Afghanistan: la corrispondente di guerra Elsa Casanova viene presa in ostaggio dai talebani. Per evitare la sua imminente esecuzione, viene inviata un’unità delle forze speciali per liberarla. In alcuni dei paesaggi più mozzafiato del mondo ma ancora pieni di ostilità, si dà inizio a una ricerca incessante tra i rapitori che non hanno alcuna intenzione di lasciarsi sfuggire la loro preda e un gruppo di soldati che rischiano la vita per raggiungere il loro unico scopo: portarla a casa viva. Una donna forte, indipendente e un gruppo di uomini d’onore messi insieme e costretti ad affrontare situazioni di grande pericolo, legati indissolubilmente in modo emotivo, violento e intimo… RECENSIONE IN ANTEPRIMA.
Tutti i nostri desideri (drammatico, di Philippe Lioret, con Marie Gillain, Vincent Lindon, Pascale Arbillot, Isabelle Renauld, Yannick Renier, Amandine Dewasmes, Laure Duthilleul, Christophe Dimitri Réveille): Claire, un giovane magistrato presso il tribunale di Lione, incontra Stéphane, anche lui magistrato ma esperto e disilluso, coinvolgendolo in un caso di una donna indebitata con un istituto di credito. Qualcosa accade tra di loro: una fusione di rivolta ed emozioni, e soprattutto l’urgenza di vivere tutto fino in fondo. RECENSIONE IN ANTEPRIMA
Workers – Pronti a tutto (drammatico, di Luca Vignolo, conDario Bandiera, Alessandro Bianchi, Paolo Briguglia, Nino Frassica, Nicole Grimaudo, Francesco Pannofino, Michelangelo Pulci, Alessandro Tiberi, Daniela Virgilio): Sandro (Alessandro Bianchi) e Filippo (Michelangelo Pulci) sono proprietari dell’agenzia interinale “Workers”, praticamente trovano lavoro alle persone. Davanti a loro scorre gente di ogni tipo a caccia di impiego, personaggi pittoreschi e disoccupati pronti a tutto. Incontro dopo incontro, i due si imbattono talvolta in storie eclatanti, impossibili da non raccontare. I due, sfigati con le donne, si ritroveranno perfino ad intrattenere due bellissime ragazze durante una cena. Attraverso i loro racconti seguiremo tre storie che ruotano attorno a lavori che nessuno vorrebbe fare, ma proprio per questo drammaticamente esilaranti…