E’ di queste iultime ore la notizia di una nuova proposta di legge che si aggiunge al giro di vite dato dal Governo ai finanziamenti statali concernenti il settore cinematografico che dal 2011 non riguarderanno più registi affermati, ma saranno limitati a cortometraggi, opere prime e seconde, sceneggiature originali e documentari.
Il ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi promotore di molti disegni legge al riguardo, ne ha inserito un ulteriore che aggiungerebbe agli attuali divieti ai minori di 14 e 18 anni concernenti il nulla osta per al visione dei film anche il divieto ai minori di 10 anni, ampliando così di fatto i parametri della vecchia legge sulla censura del 62′.
Il testo approvato dal Consiglio dei ministri che sarà dibattuto in Parlamento a settembre è secondo lo stesso Bondi un’integrazione necessaria:
si allinea il nostro sistema a quelli della gran parte degli altri Paesi e si intende assicurare una tutela più puntuale e efficiente della sensibilità dei minori di età infantile e preadolescenziale, ampliando al contempo, con una maggiore articolazione, la platea di film la cui visione altrimenti risulterebbe limitata ai maggior di 14 anni
Naturalmente non sono mancate le comprensibili proteste da parte dei gestori, anche se questa proposta di legge sembra venire incontro in parte ad alcune lamentele delle maggiori associazioni di genitori che un paio di mesi fa su L’Avvenire in un articolo di Gigio Rancilio lamentavano la facilità con cui in Italia un numero sostanzioso di pellicole, in altri paesi vietate avessero il nulla osta del Film per tutti, citando come esempio eclatante è il film Final Destination 3D.
Intendiamoci i genitori non vogliono il ripristino della censura, ma tutelare al meglio la sensibilità dell’età evolutiva. E per farlo occorre segnalare con coraggio, motivandoli, rischi e pericoli per i bambini di una certa età presenti in certi film.