Act of Valor, recensione in anteprima

Dopo aver assistito ad un attentato suicida nelle Filippine, una strage che ucciderà l’ambasciatore americano, suo figlio e decine di bambini alunni di una scuola privata, scopriremo che la mente dietro al folle gesto estremista è il terrorista ceceno Abu Shabal (Jason Cottle). Nel frattempo in Sud America, due agenti della CIA, Walter Ross (Nestor Serrano) e Morales (Roselyn Sanchez) si incontrano in appartamento per un briefing su un trafficante di droga di nome Mikhail Troykovich soprannominato Christo (Alex Veadov). L’appartamento verrà attaccato dagli uomini di Christo, che da qualche tempo seguono le attività degli agenti. L’agente Ross verrà ucciso, mentre Morales viene sequestrata e torturata con lo scopo di carpirgli il maggior numero di informazioni possibili. Toccherà ad un team d’elite dei Navy SEAL recuperare Morales che si scoprirà stava indagando su una connessione tra Abu Shabal e Christo. Individuata la posizione di Morales il team di SEAL si paracaduterà nel bel mezzo di una giungla e tenterà una rischiosa missione di recupero per liberare l’agente.

Act of Valor si presenta come un action a sfondo bellico di quelli duri e puri, in questo caso votato al realismo estremo, tanto che nel film sono coinvolti veri SEAL. I registi esordienti Mike McCoy e Scott Waugh nel 2007 hanno girato un video per la Marina degli Stati Uniti che aveva per protagonisti proprio alcuni SEAL, di qui l’idea di farne un action con la collaborazione e la partecipazione attiva della marina.

Se cercate azione mozzafiato e tutto il repertorio di alcuni classici action anni ’80 qui troverete pane per i vostri denti, l’impegno profuso per il comparto stunt e le sequenze di guerriglia è davvero notevole, per non parlare dei continui riferimenti dei due registi al mondo dei videogames, tra questi vi è un inseguimento nella giungla a bordo di autoveicoli in cui si simula il gameplay di uno sparatutto in prima persona (FPS), un genere che di recente con serie come Call of Duty, Battlefield e Halo ha raggiunto picchi di eccellenza ludica e realismo impressionanti.

Act of Valor però non è tutto rose e fiori, se visivamente è un gran bel vedere e di certo accontenterà chi cerca azione forsennata e machismo guerrafondaio, dal punto di vista dello scavo dei personaggi vi è una carenza notevole, carenza accentuata dal fatto di non avere in scena un leader carismatico come poteva essere Chuck Norris in Delta Force o Sylvester Stallone ne I mercenari, una figura che potesse dar vigore e coesione emotiva al resto del gruppo.

Sembra quasi che i due registi abbiano voluto portare su schermo non solo l’impronta visiva, ma anche la filosofia che anima alcuni videogames di ultima generazione: storie coinvolgenti, azione sfrenata, ma personaggi e caratteri appena abbozzati cosi da poter essere comodamente e virtualmente indossati da qualunque tipologia di videogiocatore, il problema è che in un film questa piattezza non può essere sopperita dall’interattività tipica dei videogames e quindi va ad incidere in negativo su quel minimo di complessità emotiva che un film e i suoi personaggi hanno il dovere di trasmettere.

Fatta questa doverosa premessa non possiamo che consigliare Act of Valor a chi ama l’action a tutto tondo condito con digressioni belliche e una tematica purtroppo sempre attuale come il terrorismo, non dimentichiamo che è stata proprio una squadra di SEAL a trovare ed uccidere il terrorista Osama Bin Landen…più attuale di così.

Nelle sale a partire dal 4 aprile 2012

Note di produzione: il film ha fruito di un budget marketing incluso di 15-18 milioni di dollari e di svariate location: Cambogia, California, Florida, Messico, Porto Rico e Ucraina. La Marina degli Stati Uniti non solo ha fornito la consulenza necessaria alla realizzazione, ma ha permesso ad alcuni SEAL in servizio attivo di partecipare alla pellicola, i cui nomi naturalmente sono stati omessi dai crediti del film. Per quanto riguarda la campagna promozionale un trailer del film è stato inserito sul sito ufficiale del videogame Battlefield 3. Ricordiamo che nel 1990 uscì un altro film con protagonista un team di SEAL dal titolo Navy Seals – Pagati per morire diretto da Lewis Teigue e interpretato da Charlie Sheen, Michael Biehn e Bill Paxton.