E’ davvero un piacere potervi proporre quest’oggi per lo spazio cortometraggi World Builder, il corto che abbiamo selezionato per voi è un piccolo grande gioiello di tecnica ed emozione che dimostra come gli effettti speciali, tanto vituperati da una parte della critica per il loro utilizzo prettamente ludico, si possano rivelare invece sorprendente ed efficace veicolo di messaggi ricchi di spessore e poesia.
World Builder ci racconta di un costruttore di mondi virtuali che utilizza tutta la sua abilità e la tecnologia a disposizione per regalare alla donna che ama gravemente malata attimi di serenità, creando di volta in volta location che le trasmettano serenità e la tengano anche se solo virtualmente ancorata ad una realtà sempre più labile.
Dietro la macchina da presa al suo secondo cortometraggio dopo 405 troviamo il regista ed esperto di effetti visivi Bruce Branit, che sfruttando elementi già visti in cult come Matrix e il recente Inception, senza dimenticare il sorprendente Dark City di Proyas ci racconta di un sentimento forte che va oltre la malattia e i confini del tangibile.
Prima di lasciarvi al corto che troverete in coda al post vi segnaliamo che Branit ha vinto diversi Emmy per il suo lavoro nel franchise Star Trek e ha fatto parte della squadra che ha collaborato al King Kong di Peter Jackson, per questo corto sono servite una giornata di riprese e ben due anni di post-produzione per l’applicazione degli effetti visivi.