Nessuno di noi ha bisogno di sapere cos’è un fantasma; del resto, credo che quasi nessuno di noi possa affermare di averne visto uno. Eppure tutti ne parlano, tutti sanno cosa sono, e nonostante certi fenomeni ancora non siano stati definiti in modo rigoroso, ognuno di noi si ritiene evidentemente in grado di vederne uno.
Alzando i piedi da terra rispetto all’articolo in cui si parlava dei morti sul set, adesso si sfora nel paranormale, nell’incertezza dell’allucinatorio, nella parapsicologia cinematografica e nei potenti effetti della suggestione.
Prendiamoci dei punti di riferimento: se i fantasmi esistono, non c’è motivo che neghi loro di andare al cinema. Men che mai di recarsi su un vero set cinematografico per assistere alle riprese di un film. Immaginatevi infatti la situaizone: siete più o menoinvisibili, evanescenti, potete attraversare i muri e, all’occorrenza, terrorizzare chi vi dà fastidio; in più avete di fronte a voi l’eternità. Avete presente le potenzialità di una vita del genere?
Al di là di soddisfazioni triviali come la visita a spogliatoi femminili, ci sono i set cinematografici di serie A, quelli a cui attualmente abbiamo difficoltà ad accedere. Il caso più celebre è stato sicuramente quello di Tre Uomini e un Bebè, un film che credo di aver visto una trentina di volte quando ero piccolo.
Nella pellicola originale, a un certo punto si vede, per pochi fotogrammi, la sagoma di un bambino dietro una tenda. Cercatela in rete, non è una delle solite foto fumose in cui potrebbe semplicemente essere impresso il fumo della sigaretta di un tecnico delle luci ubriaco. E’ un bambino, al cento per cento. E di sicuro non dovrebbe stare lì.
Ed è subito un caso. Alla fine pare che si tratti dello spirito di un bambino morto tempo addietro, freddato da un colpo partito accidentalmente dal fucile del padre. Se la pensiamo in questi termini, la vicenda suona agghiacciante. E accattivante.
Quale migliore trovata pubblicitaria per fare in modo che la gente vada in massa a vedere e rivedere il film? Attenzione, non sto evidenziando la malafede, semplicemente sottolineo un effetto che questo tipo di notizia sicuramente ha, ovvero quello di risvegliare un lato di noi che viene immancabilmente attratto da questo tipo di cose: il mistero, ciò che in fondo in fondo vorremmo vedere, ma che ci fa anche parecchia paura.
E non si tratta di un caso isolato. Vi ricordate Stay Alive, l’horror di Brent Bell ambientato nel mondo del gaming online? Si tratta di un film horror abbastanza convenzionale, ma poco tempo prima che il film uscisse per davvero, si è sparsa la voce che il set era stato funestato da alcune possessioni demoniache.
Avete letto bene, possessioni demoniache. Pare che alcuni tecnici, e altre persone non meglio identificate, siano state possedute dal fantasma di Elizabeth de Bathory, tanto che, fatto confermato da Mathew Peterman, le riprese sono state fermat eper quindici ore.
Appena quindici ore? Cioè, volete dirmi che a fronte di una possessione diabolica di gruppo, quindici ore sono state sufficienti a smaltire il tutto? Pazzesco. Più che la possessione in sè, mi colpisce la tempestività esorcistica che si è verificata sul set di Stay Alive.
Ma i fantasmi non cessano di intervenire sulle produzioni cinematografiche. A Gainesville, alcuni membri di una produzione locale, affermano di aver visto un fantasma. Il fatto risale all’anno scorso. La presenza si è manifestata in una casa di Gainesville, dove è stata filmata al commedia romantica The Significant Other. La faccia del fantasma è emersa in fase di taglio delle scene da eliminare.
Anche l’attrice Theresa Railsback sostiene di riconoscere il fantasma. E guarda un pò, è stato annunciato che il film, al momento dell’uscita, conterrà la parte col fantasma. Questo fa ulteriormente riflettere.
Per chiudere con un sorriso, citerò l’episodio di Zac Efron e Claire Danesi: le due star, impegnate nelle riprese del film Me and Orson Welles, sostengono infatti di aver visto aggirarsi sul set una presenza che li ha letteralmente terrorizzati. Sono scappati urlando, chiedendo a quelli della troupe se avessero avuto la stessa visione, ed evidentemento non l’avevano avuta, dato che hanno risposto alle due star con una sonora risata.
Nessuno mette in discussione l’esistenza di fenomeni non spiegati o attualmente non spiegabili, ma certamente siamo lungi da queste notizie frammentarie e abbastanza tendenti al pubblicitario. E poi, forse in un atteggiamento troppo egoistico, vi dico che vorrei tanto vederne uno di persona prima di parlarne…