B-cult, Allucinazione perversa

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Oggi un B-cult anni ’90 per l’angolo dedicato al cinema di genere, per l’0ccasione abbiamo rispolverato Allucinazione perversa (Jacob’s ladder), una suggestiva pellicola che apre gli anni’90 piazzandosi tra i migliori e più inquietanti thriller a tinte horror mai realizzati.

A sfornare questo disturbante e ansiogeno gioiellino il regista Adrian Lyne, all’attivo l’ottimo thriller Attrazione fatale e un paio di blockbuster anni ’80 come 9 settimane e 1/2 e Flashdance. Lyne recluta Tim Robbins e lo trasforma nel paranoico Jacob Singer, un reduce della guerra del Vietnam afflitto da terrificanti allucinazioni che sembra siano frutto di esperimenti segreti del governo effettuati sulle truppe americane.

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Il film sempre in perfetto equilibrio tra thriller-psicologico ed horror con suggestive e disturbanti incursioni demoniaco-infernali frutto di un make-up d’altri tempi e di rara efficacia, accompagna lo spettatore in una discesa agli inferi che culminerà in un inaspettato finale, che chiude in bellezza una pellicola tanto anomala quanto riuscita.

Nel cast oltre a Robbins, troviamo Danny Aiello, Ving Rhames, l’Eriq La Salle di E.R. medici in prima linea e un esordiente Macaulay Culkin poco prima del successo planetario della serie Mamma ho perso l’aereo. Lo script della film è dello sceneggiatore Bruce Joel Robin, premio Oscar per Ghost-Fantasma e regista del drammatico My life-questa mia vita con Michael Keaton.

Da rivalutare perchè: per riscoprire un film unico ed originale che miscela diversi generi e suggestioni, e che è stato precursore e fonte d’ispirazione ‘per molti odierni cult.

Per vedere alcune sequenze del film di seguito un paio di link, e in coda al  post il trailer ufficiale.

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