Il misterioso V (Hugo Weaving) assalta un’emittente televisiva con l’intenzione di trasmettere un messaggio video a tutti i suoi concittadini, con la speranza di ridestarli dal torpore e dalla paura che ne assopisce inesorabilmente le coscienze.
Buona sera, Londra…vi prego di scusarmi per questa interruzione….ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 5 novembre, un giorno ahimè sprofondato nell’oblio…Alcuni vorranno toglierci la parola… presto arriveranno degli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all’affermazione della verità.
…e la verità è che c’è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c’era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere a ciò. Com’è accaduto? Di chi è la colpa? Ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole.. non c’è che da guardarsi allo specchio.
…più di quattrocento anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che l’equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive. Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato il 5 novembre. Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io, vi chiedo di mettervi al mio fianco, ad un anno da questa notte, fuori dai cancelli del Parlamento, e insieme offriremo loro un 5 novembre che non verrà mai più dimenticato.