Week-end di chiusura a Park City (Utah) per il Sundance Film Festival, prima di passare alle consuete segnalazioni, vi ricordiamo che oggi per la sezione Spotlight verrà proiettato Il Profeta di Jacques Audiard, nelle sale italiane a pertire dal 26 febbraio.
Oggi 16 i film in concorso e 9 le premiere tutte già approfondite, quindi oggi ci concentriamo sulla competizione ufficile iniziando dal documentario Bhutto (U.S. Documentary), biopic politica dedicata alla prima donna a guidare una nazione islamica, il primo ministro pakistano Benazir Bhutto, la sua vita, la sua educazione europea, e le accuse che la costrinsero all’esilio.
Nel 2007 il ritorno in un tumultuoso Pakistan e il suo assassinio che la trasformò da messia politico in martire. I registi Jessica Hernandez e Johnny O’Hara miscelano filmati inediti e interviste esclusive alla famiglia Bhutto per raccontare una figura politica di cui si continuerà a parlare negli anni a venire.
Per la sezione World Cinema invece, sempre in concorso, vi vogliamo segnalare la comedy Boy che il regista Taka Waititi ha tratto da un suo cortometraggio nominato agli oscar Two cars, One night. 1984, Boy un ragazzino di 11 anni fan di Michael Jackson vive in un fattoria con il fratello minore ed una capra, un bel giorno il padre latitante si rifà vivo, e Boy si ritrova a lottare con una figura paterna troppo idealizzata, e l’inadeguato teppistello che si trova di fronte, tornato solo per recuperare un mucchio di soldi sepolti anni prima.
Concludiamo con la sezione U.S. Dramatic e l’esordio del regista Spencer Susser che con il suo Hesher ci racconta del rapporto che si instaura tra TJ, tredicenne che persa la madre si rinchiude in se stesso e sviluppa un rancore per il mondo intero, e l’anarchivco Hesher, un tipo strambo, solitario che ama il fuoco e vive in un furgone.