Anche questa nuova edizione del Torino Film Festival sembra seguire il tradizionale percorso del cinema indipendente e d’autore nel senso più ampio e nobile del termine, omaggiando non solo i grandi cineasti che negli anni hanno solcato un percorso creativo parallelo alla grande distribuzione, ma anche alle nuove leve pronte ad affrontare tutte le difficoltà che un tale percorso riserva.
Quindi il regista Gianni Amelio nel segno di questa percezione alternativa del fare cinema e sulla scia del suo predecessore Nanni Moretti, ha costruito un cartellone di eventi e proiezioni ad hoc, a partire dal film d’apertura proiettato ieri, la biopic ed opera prima Nowhere Boy, infanzia ed adolescenza del Beatles John Lennon raccontata dalla esordiente Sam Taylor Wood, che esordisce con una pellicola che racconta la gioventù di un Lennon tra la severità di una zia che lo ha cresciuto e la riscoperta di una madre ritrovata che gli svela le meraviglie del rock’n’roll ed i film di Elvis.
Anche oggi un cartellone davvero ricchissimo di rarità, opere prime e grandi classici da rispolverare per apprezzarne ad anni di distanza il fascino, ma cominciamo segnalandovi una corposa serie di cortometraggi che nell’arco della giornata, in cinque tranche, presenteranno il meglio di queste produzioni.
In mattinata oltre alla proiezione della versione integrale, quasi sei ore, di Underground di Kusturica, prosegue l’omaggio a Nicholas Ray, uno dei primi cineasti indipendenti americani nati in contrasto con l’avvento negli anni ’50 della tv e la conseguente crisi degli Studios, dieci le pellicole in programma oggi, tra queste La donna del bandito e Neve rossa.
Per i film in concorso nella sezione principale seganliamo La nana del regista cileno Sabastian Silva, una cameriera da ventitrè anni al servizio di una famiglia, costretta ad un periodo di riposo si sentirà minacciata dalla sostituta.