Non mancano i film sul Papa da vedere assolutamente. Il mondo del cinema ha sempre cercato in questi anni di raccontare la complessità di una figura come quella del Papa, così potente e influente da essere sempre più determinante anche in ambito politico. Con la morte di Papa Francesco è inevitabile che ci sia ancora più attenzione su tale figura e potrebbe essere interessante dare un’occhiata ad alcuni lavori cinematografici che hanno cercato in questi anni di spiegare tutto ciò che ruota intorno al Pontefice.

Interessante selezione di film sul Papa
Il cinema spesso ha cercato di raccontare eventi, reali e non solo, che raffigurano questo uomo così potente e così solo, mostrandone varie sfaccettature. Ecco alcune pellicole in cui la figura del Papa risulta essere centrale. Il più recente è senza dubbio il thriller politico “Conclave” di Edward Berger, tratto dal romanzo di Robert Harris, che offre uno sguardo arguto e a tratti impudente sulle dinamiche interne della Chiesa cattolica. Attraverso un cast stellare che include Ralph Fiennes, John Lithgow e Sergio Castellitto, il film dipinge una scacchiera di diverse visioni della fede durante la tribolata elezione di un nuovo Pontefice.
Intrigante e con momenti di inaspettata ironia, “Conclave” culmina in un colpo di scena finale che suggerisce un desiderio di rinnovamento e apertura del clero verso le minoranze e il mondo contemporaneo. Nonostante le sue otto nomination agli Oscar e la vittoria per la Miglior Sceneggiatura non Originale, la vera importanza del film risiede nella sua riflessione sull’impatto storico e attuale dell’elezione papale, un evento che trascende la modernità e la tecnocrazia, mantenendo il seggio di San Pietro un’istituzione unica.
Più anziana è la pellicola “L’uomo venuto dal Kremlino” (1968) di Michael Anderson, basato sul romanzo di Morris West, che si colloca in un periodo di contestazione giovanile e crisi ecclesiastica, nonostante la presenza di figure come Giovanni XXIII e Paolo VI. Il film, con Anthony Quinn protagonista, anticipa sorprendentemente l’elezione di Papa Wojtyla.
Narra la storia di Kiril Lakota, un arcivescovo liberato dai gulag siberiani che, per una serie di eventi, ascende al pontificato. La sua elezione innesca riforme che riflettono le speranze del tempo. Al di là della notevole interpretazione di Quinn, che offre un Papa più evangelico che politico, il film esplora il cruciale ruolo diplomatico del Pontefice durante la Guerra Fredda e l’apertura della Chiesa oltre i confini occidentali, prefigurando in qualche modo il pontificato di Papa Francesco, un Papa vicino agli ultimi.
Infine, “La Papessa” di Sönke Wortmann (precedentemente distribuito come “Hanks Funck”), ispirato a una leggenda popolare e al romanzo di Donna Woolfolk Cross, porta sullo schermo la controversa figura di Giovanna Wokalek nei panni dell’unica donna ad aver presumibilmente occupato il soglio pontificio.
Il film romanza la storia di Johanna, una ragazza che sfida il suo destino dedicando la sua vita a Dio e alla conoscenza sotto l’identità maschile di Giovanni Angelico. La sua ascesa culmina nell’853, ma la sua vera identità viene svelata quando, durante una processione pasquale, abortisce. Il film esplora la psicologia del personaggio e il contesto storico del Medioevo, cercando di comprendere come una donna poté, seppur in modo fittizio, raggiungere i vertici della Chiesa cattolica.