Scoprite insieme a noi, subito dopo il salto, i vincitori dell’undicesima edizione di Ortigia Film Festival, che dal 13 al 20 luglio ha animato l’incantevole cittadina siciliana che ospita la manifestazione.
Ortigia Film Festival 11, i vincitori
Premio Miglior Film
Il corpo della sposa di Michela Occhipinti,
Per la potenza della storia che sembra limitarsi alle usanze e alle tradizioni di un Paese lontano e invece riguarda segnatamente tutte noi. Per la qualità delle riprese, e per il valore delle interpretazioni, capaci di coinvolgere e di emozionare profondamente.Il film si aggiudica anche il premio Laser Film Color Correction: un pacchetto di post produzione video del valore complessivo di 10.000 € per le lavorazioni del film successivo. Si tratterà di un totale di 40 ore di color correction, da effettuarsi presso i laboratori romani con un colorist di Laser Film.
Menzione speciale
Picciridda di Paolo Licata
Perché racconta una grande epopea femminile radicandola nella storia e nella cultura del nostro Paese. Con uno stile classico, da racconto popolare, nutrito dall’incisività dei singoli personaggi.Miglior Interprete
Simone Liberati, L’amore a domicilio di Emiliano Corapi,
Perché riesce a descrivere con misura il personaggio inedito di un uomo abituato a rinunciare alle emozioni che, grazie a un incontro femminile, trova invece il coraggio di vivere, per la prima volta, fino in fondo. Liberati si dimostra capace di rendere attraente la debolezza e di riempire di tenerezza la cronica fragilità maschile.Miglior Corto
Bruised di Rok won Hwang e Samantha Tu,
Per la delicatezza e l’eleganza nel trattare un tema difficile senza nessun rischio di retorica nell’esposizione e nel contenuto. Una piccola motivazione personale va anche alla composizione e realizzazione della colonna sonora.Premio Sebastiano Gesù al vincitore del Concorso internazionale Documentari
Selfie di Agostino Ferrente.
Il regista lascia che siano i suoi protagonisti a raccontarsi specchiandosi nello schermo di un cellulare che, nell’atto stesso di filmare, diventa prigione, non solo per i corpi, ma anche per i sentimenti. La macchina da presa è quindi oggetto di un racconto in cui Pietro e Alessandro tentano di sfidare il proprio immaginario scegliendo che parte interpretare nel film come nella vita.Menzione speciale per la regia
Celles Qui Restent di Ester Sparatore
L’autrice lascia entrare lo spettatore in punta di piedi nelle case e nelle vite di chi resta. All’attesa delle mogli e delle madri che aspettano di ricevere notizie dei familiari partiti per l’Italia e dispersi, corrisponde l’attesa della regista – un’attesa durata 5 anni. La ricompensa è per l’autrice l’accesso ai segreti momenti delle protagoniste, per lo spettatore, nell’esperienza dell’attesa stessa, il riconoscersi nel sentimento che accomuna chi aspetta e accetta di aspettare.Premio Rai Cinema Channel
Ciruzziello di Ciro D’Aniello
Per aver raccontato con grande delicatezza, uno spaccato della realtà immerso in un mare di solitudine e disperazione a cui vorremmo dar voce e visibilità con questo premio”. Il riconoscimento vuole premiare l’efficacia di un racconto che ben si presti ad essere diffuso sui canali web.Il premio consiste in un contratto di acquisto dei diritti del corto, da parte di Rai Cinema che godrà della visibilità su www.raicinemachannel.it e sui suoi siti partner.
Premio SIAE alla Miglior Sceneggiatura del Concorso di Lungometraggi Italiani di Fiction
Bangla sceneggiato dal regista Phaim Bhuiyan e Vanessa Piccarelli
Perché descrive con acuta leggerezza la nuova Roma integrata e multiculturale, dimostrando che nelle vite quotidiane di tutti noi i problemi della convivenza, del confronto e della differenza possono essere affrontati e superati. I dialoghi pieni di intelligenza e di ironia sono la prova inconfutabile di una realtà sociale che è già molto più avanti della politica.Premio del Pubblico
Picciridda di Paolo Licata per i lungometraggi
Sono Gassman Vittorio! Re della Commedia di Fabrizio Corallo per i documentari