Al via da oggi, il Festival di Berlino inaugura la sua edizione numero sessantasei celebrando il cinema americano con l’ironia di Ethan & Joel Coen e il loro parterre di stelle.
Da George Clooney a Channing Tatum, daTilda Swinton a Josh Brolin: gli acclamati interpreti della pellicola Ave, Cesare! si sentono a casa nella capitale tedesca che se li coccola di pura adorazione.
D’altronde loro sono i cine-fratelli viventi più famosi d’America e il loro è un cinema che appassiona: è intelligente, godibile, apl punto che il pubblico non può non apprezzarlo e i divi hanno accettato di buon grado di farne parte, anche senza leggere i loro copioni. “Io sono al quarto film con questi due e ogni volta mi fanno fare la parte dell’idiota” scherza Clooney catturando come sempre la simpatia degli astanti. “Non mi interessa in che ruolo mi vogliono, ho detto sì all’istante” annunciano quasi in sincronia Channing Tatum e Josh Brolin, con il benestare di Tilda Swinton che davanti ai Coen scioglie la sua sua proverbiale Britishness. “In realtà, noi chiamiamo gli attori e non diciamo loro che parte interpreteranno..” confessano i Coen Bros provocando tutti i loro interpreti. Ammiccamenti a parte, Dieter Kosslick – alla sua 15ma direzione artistica della Berlinale – ha centrato il colpo aprendo l’edizione in corso con una commedia brillante come Ave, Cesare!
Il film, qui fuori concorso e nelle sale italiane dal 10 marzo, non è il “miglior Coen” di sempre ma regala qualità da vendere in quanto affettuoso omaggio alla Hollywood degli inizi ’50, alla vigilia della crisi dei generi classici, etichetta inconfondibile degli Studios.