In occasione dell’imminente uscita di “Tarzan”, questa produzione tedesca che arriva dopo il memorabile Tarzan della Disney e l’annunciato nuovo live-action, vogliamo un po’ indagare sulle sempre più frequente tecnica della motion captare.
Questo Tarzan è un ibrido d’animazione che sfrutta la tecnica della 3D CG (computer grafica) e motion capture. Questa tecnica è la registrazione del movimento del corpo umano (o di altri movimenti) per l’analisi immediata o differita grazie alla riproduzione, nei casi in cui è un attore in carne ed ossa a fornire questi dati al computer, ci si riferisce alla motion capture più precisamente con il termine performance capture.
L’attore, in questo caso, indossa un vestito ricoperto da alcuni marcatori. I computer creano un’immagine stilizzata dell’attore e riproducono digitalmente i suoi movimenti, che vengono “catturati” attraverso qualche decina di telecamere attorno a lui, le quali mandano le coordinate dei marcatori ai computer creando così un’immagine virtuale che riproduce i movimenti dell’attore.
Sono ormai tanti i film che utilizzano questa tecnica, vediamo i 5 migliori film in motion capture:
1) Avatar (I Na’vi del Pianeta Pandora)
2) Il Signore degli Anelli (l’ambiguo Gollum)
3) Le Avventure di Tintin – Il segreto dell’Unicorno
4) Ted (il mitico orsacchiotto)
5) Polar Express