Il verdetto della giuria di Berlino suona un po’ inaspettato e sembra convincere non del tutto. Il film-esperimento di Richard Linklater, “Boyhood”, sembrava il vincitore annunciato, avendo riscosso un successo unanime di critica e pubblico.
Invece ad aggiudicarsi l’Orso d’oro è stato “Black Coal, Thin Ice”, il film del cinese Yinan Diao, che appare molto distante dalle suggestioni magistrali del film di Linklater.
Quest’ultimo si è dovuto “accontentare” del premio alla regia, per un film che appare già come un capolavoro, frutto di un lavoro estremo, prima di lui ci aveva provato solo François Truffaut con la parabola di Antoine Doinel cominciata con “I 400 colpi” del 1959 e conclusa con “L’amore fugge” del 1978.
Linklater infatti, ha deciso di riprendere la vita di un bambino (Ellar Coltrane) per 12 anni, ogni anno per alcune settimane. Un progetto più unico che raro, iniziato nel lontano 2002, per il quale il regista ha radunato gli stessi attori e la stessa troupe e dove la crescita dei personaggi si identifica con quella degli attori:
Volevo raccontare una storia sull’infanzia di un bambino. Ho pensato: come verrebbe se ogni anno girassi un po’? Una strada certamente poco pratica.
Per quanto riguarda gli attori, il riconoscimento come miglior attrice è andato alla protagonista di “The Little House”, Haru Kuroki, molto brava, e nella versione maschile a Liao Fan, protagonista del film vincitore dell’Orso d’oro. Occasioni mancate per le ottime interpretazioni di Stellan Skarsgard in “In Order of Disappearence” e per il giovane protagonista di “Jack”.
Premio alla sceneggiatura per l’intenso “Stations of the Cross” e per Wes Anderson il Gran Premio della giuria. Inaspettata l’esclusione dai riconoscimenti di “’71”, il film d’esordio di Yann Demange che ha colpito davvero tutti.
Vediamo ora tutti i premi:
Orso d’oro: Black Coal, Thin Ice di Yinan Diao
Gran premio della giuria: The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson
Premio Alfred Bauer: Alain Resnais con Life of Riley
Orso d’argento per la miglior regia: Richard Linklater per Boyhood
Orso d’argento per il miglior attore: Liao Fan per Black Coal, Thin Ice
Orso d’argento per la miglior attrice: Haru Kuroki per The Little House
Orso d’argento per la miglior sceneggiatura: Dietrich Brüggemann e Anna Brüggemann per Stations of the Cross
Orso d’argento per il contributo artistico: Lou Ye per Blind Massage