C’è aria di novità in Italia e nei rapporti tra il nostro Paese e il cinema internazionale. Uno dei precursori tra gli illustri ‘emigranti’ dietro la macchina da presa è senza ombra di dubbio Gabriele Muccino, che già da tempo cerca fortuna a Hollywood e ha diretto in più occasioni un ‘certo’ Will Smith. Fortuna che a volte arriva e a volte, quando la critica lo stronca come nel caso del suo ultimo film, no. Ma Muccino ci prova e ci riprova.
Tra gli attori che invece cercano da tempo di insediarsi nel mercato cinematografico statunitense, degni come sono di un talento fuori da ogni limite che li porta tranquillamente a competere con i ‘mostri sacri’ otreoceano, occorre menzionare Pierfrancesco Favino.
Ma bisogna tornare ai registi, e parlare di Paolo Sorrentino. Reduce dall’uscita de “La grande bellezza”, accolto molto positivamente dalla critica e dalla stampa durante l’ultimo Festival di Cannes (anche se non ha vinto nulla), il regista napoletano è già pronto a lavorare sul nuovo progetto. Un altro film. Cosa c’entra l’America? Facendo un passo indietro, tutti sanno che prima de “La grande bellezza” Sorrentino ha provato ad ‘invadere’ il mercato statunitense con “It must be the place”, dirigendo un ‘peso massimo’ come Sean Penn. Inecepibbile il giudizio. “It must be the place” è un bellissimo film e Sorrentino si è dimostrato competitivo e preparato anche agli occhi degli americani con la storia di una rockstar ‘in pensione’ che commuove e fa riflettere.
Ora, però, è tempo di riprovarci. E questa volta ci sarà anche il Premio Oscar Michael Caine nel cast. L’attore ottantunenne, infatti, parlando dei suoi nuovi progetti ha rivelato che Sorrentino è andato a trovarlo con una sceneggiatura dal titolo “The Future”. Cosa bolle in pentola?
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