La Pixar Animation Studios ha offerto in anteprima esclusiva per la stampa 46 minuti del film Up, in uscita in Italia, nelle sale 3D, il 16 Ottobre 2009.
Alla fine della proiezione il regista Pete Docter e il produttore Jonas Rivera si sono messi a disposizione per discutere del proprio viaggio personale dentro un film che saprà conquistare giovani e giovani nello spirito.
Prima di raccontarvi cosa hanno detto e di mostrarvi una clip in anteprima, vi ricordo la storia: Carl Fredricksen, un vecchietto di 78 anni, conscio di non aver vissuto la sua vita fino in fondo, per mantenere una promessa fatta alla defunta moglie, decide di compiere un viaggio avventuroso legando migliaia di palloncini alla sua casa e volando via verso il Sud America, senza accorgersi che insieme a lui è decollato anche Russel, un vivace bambino di otto anni.
Riguardo la scelta discutibile di proporre come protagonista del film un vecchietto, sapendo l’aspettativa che ha il pubblico nei confronti del decimo titolo della Pixar, Docter dice:
Sapevamo che sarebbe stato rischioso, ma in realtà i vecchi scorbutici godono di una ricca tradizione”, afferma Docter. “L’idea di un anziano bisbetico ci è parsa interessante, perché offre una miriade di possibilità di intrattenimento. E poi non l’aveva ancora fatto nessuno. Uno dei nostri capisaldi, qui alla Pixar, è di non ritornare mai sui nostri passi e, dal momento che questo è il decimo lungometraggio, è un principio a cui sta diventando sempre più difficile mantenersi fedeli.
Quando i due formarono il team di Up, ai loro collaboratori dissero:
Vogliamo che facciate tutto sbagliato! Lasciate perdere le cose come funzionano nella vita reale.
Riguardo al film:
L’estetica è stata molto difficile da rendere, sia a livello artistico che tecnico. Per fortuna si tratta di un concetto non lampante, di qualcosa di invisibile. Non volevamo riprodurre la realtà, puntavamo a una caricatura. È stato un po’ come tornare al vecchio Disney.
Per scegliere la location giusta dove ambientare l’immaginario Paradise Falls dove si svolge la storia, Docter e Rivera hanno visitato personalmente il Sudamerica per trovare un posto ideale e l’hanno trovata in un altopiano in cui si incontrano Brasile, Venezuela e Guyana.
Questa location ci è parsa il posto giusto perché si tratta di un mondo perduto e del tutto separato dal resto. Inoltre, aggiunge l’atmosfera ideale per ambientare un film d’avventura.
Cosa sperano di ottenere dal film?
Se tutto va bene avrà il sapore di un film di d’azione/avventura, ma un po’ più soft di alcuni film attualmente nelle sale. Speriamo che questo lungometraggio segni da un lato la misura della strada percorsa dai film Pixar e dall’altro allo stesso tempo torni al passato, pescando a piene mani da ciò che più amiamo dei classici.