Uscito al cinema lo scorso giovedì, “Uomini di parola” (da noi recensito in anteprima) segna il ritorno di Al Pacino, in coppia con Christopher Walken. Ogni volta che l’attore reso celebre da pellicole del calibro di “Serpico“, “Scarface“, “Il padrino“, “Ogni maledetta domenica“, “Carlito’s Way” (per citarne alcune..la lista è lunghissima) mette piede sul grande schermo l’attenzione si catalizza su di lui.
E’ stato così anche questa volta, per un film ‘leggero’. Non uno dei capolavori ai quali Al Pacino ci ha abituati. Probabilmente, infatti, l’attore non ha più nulla da chiedere al ‘set’. Ma anche in questo film ha dato il meglio di sè. Ecco cosa ne pensa la nostra ‘giuria popolare’ di “Uomini di parola“.
Tra un po’ vado a vedere Uomini di parola.
Vorrei vedere #uominidiparola con #alpacino. Qualcuno l ha già visto?
Walken e Pacino giocano come due mostri sacri in pensione nel bel film #Uominidiparola
Ieri ho visto “Uomini di parola” e mi è proprio piaciuto: direi che la terza età giova ad Al #Pacino.
Al Pacino era bravo anche nella prima e nella seconda eta’. Ora come tutti i grandi tende a autocompiacersi
Un altro gran film di Al Pacino…Uomini di Parola
Una sorta di “The Bucket List” del crimine o della lussuria
Uomini di parola: un nostalgico omaggio ai divi di un tempo