Mancano 10 giorni all’apertura di una delle kermesse più importanti per quanto concerne l’universo della settima arte. Tante sono le novità e si ha come la percezione che non sarà un Festival come gli altri. Perché?
Cannes è alle porte. La Croisette è pronta per essere popolata da tutti i protagonisti della sessantaseiesima edizione del Festival. Del mondo in cui ‘stanno le cose’ ce ne accorgiamo già dando un’occhiata alla locandina. Il protagonista sarà lui, il leggendario Paul Newman, raffigurato nel remake di una foto scattata sul set di “A new kind of love”. Guardare questo film vuol dire tornare indietro nel tempo di cinquant’anni. Chi vi scrive non era ancora nato.
Noblesse oblige
Paul Newman, protagonista dell’età dell’oro del cinema made in Usa di quel periodo, è un’entità che molti giovani non conoscono. Un motivo in più per avvicinarli a chi ha fatto la storia. Che sia un’icona della cultura (non solo della settima arte), lo si evince già dal fascino che emana lo scatto (all’interno del quale è in compagnia di Joanne Woodward). L’omaggio a Paul Newman è un chiaro segnale del ritorno del ‘classic cinema’. Gli Usa sono gli invitati d’onore nella Croisette e la Francia ci tiene a fare per bene gli onori di casa. Da quelle parti si dice “Noblesse oblige”.
Il motivo di questa scelta di copione (e di facciata, vista la locandina) è molto semplice: la coppia Woodward-Newman incarna alla perfezione lo spirito del cinema e Cannes vuol confermarsi sinonimo di cinema.
Il ritorno di Kim
Che vada di moda l’epoca d’oro del cinema, quella presa come esempio da seguire e come vecchio quadro da guardare con un pò di nostalgia, è chiaro anche in virtù di una presenza straordinaria. L’ospite d’onore, all’interno di “Cannes classique” sarà l’attrice Kim Novak. Oggi Kim ha ottanta anni e si è ritirata dalle scene da più di un ventennio. Ciò non toglie che ella sia un’indiscussa (e indimenticabile) protagonista di tante commedie. Kim Novak conobbe il successo e ottenne il Golden Globe come rivelazione femminile dell’anno con “Picnic”. Tre anni dopo fu consacrata da “La donna che visse due volte” (Vertigo, il titolo originale) di Alfred Hitchcock.
Cannes si tinge di stelle e strisce, per la proiezione di un raggio di ‘luce eterna’ sul grande schermo del presente e del futuro.