Oggi nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia sarà proiettata la pellicola turca Araf – Somewhere in Between di Yesim Ustaoglu. Dopo il salto vi proponiamo un trailer, alcune clip e ulteriori dettagli sul film interpretato da Neslihan Atagül, Baris Hacihan, Özcan Denis, Nihal Yalçin e Ilgaz Kocatürk.
Araf – Somewhere in Between parla di due giovani, Zehra e Olgun, che conducono una vita immobile. Lavorano tutto il giorno in una stazione di servizio in cui tutto appare transitorio e senza senso, dove la monotonia e la banalità dei turni di lavoro sono spezzate solo dagli slanci delle loro aspettative di un futuro migliore, ma che si rivelano essere improbabili e ingenue. Per sfuggire alla noia e al vuoto passano il tempo libero a guardare trasmissioni televisive che li ipnotizzano con la promessa di un percorso semplice e veloce verso una vita fantastica.
Il distacco tra sogni e realtà diventa un abisso profondo. Quando un giorno d’inverno arriva Mahur sul suo camion, Zehra e Olgun si scuotono, come se fossero caduti a precipizio in un canyon psicologico. Il triangolo amoroso e la conseguente tragedia mandano in frantumi le illusioni su cui avevano costruito le loro aspettative. Il rito di passaggio è agrodolce e li fa risvegliare. Scoprono la vita vera e sfuggono al circolo vizioso delle loro paralizzanti illusioni. Soffrono nello scoprire la differenza tra passioni inebrianti e vero amore, ma attraverso la sofferenza trovano la via della speranza. Tutto però a costo della loro infantile innocenza.Araf – Somewhere in Between riflette il mondo di oggi, dove la gente vive in una sorta di vuoto. Sembra di essere arrivati alla fine del mondo che conosciamo e di essere sul bordo di qualcosa di “ignoto”. Non sappiamo come entrarci e cosa proviamo. Il sistema in cui viviamo ci manda dei segnali di allarme, ma non ci facciamo caso. Il film si svolge con questa prospettiva globale, su piccola scala, mettendo in mostra caratteristiche tipiche della Turchia. Entra nelle vite delle persone mediocri bloccate tra cultura nazionale e il proprio “araf”, il “luogo in mezzo”. L’ambientazione in una stazione di servizio è una metafora per evidenziare la natura mutevole e transitoria della nostra epoca, dove i personaggi principali sono crisalidi in un mondo pieno di ombre e di realtà fluide, alla ricerca di una via d’uscita. (Yesim Ustaoglu)