Casting news via Collider, Deadline e Variety per gli attori Paul Giamatti (Cosmopolis), Sarah Paulson (Capodanno a New York), Garrett Dillahunt (Deadwood), Alexander Skarsgard (True Blood) e Benjamin Walker (La leggenda del cacciatore di vampiri). Dopo il salto trovate tutte le news.
Paul Giamatti, Sarah Paulson e Garret Dillahunt sono le ultime aggiunte al cast di Twelve Years a Slave dramma biografico diretto da Steve McQueen (Shame). La storia è basata su eventi reali della vita di Solomon Northup, un uomo di colore che viveva a New York nel 1840 quando fu ingannato con un fittizio posto di lavoro a Washington solo per essere rapito e costretto a lavorare in una piantagione della Louisiana. Chiwetel Ejiofor (I figli degli uomini) interpreta Northup con un cast stellare a supporto che include Michael Fassbender, Brad Pitt, Benedict Cumberbatch, Ruth Negga, Paul Dano, Taran Killam (Saturday Nigh Live) e Scoot McNairy (Killing Them Softly).
Giamatti interpreterà il personaggio di Freeman un uomo che prende il controllo degli schiavi una volta che raggiungono New Orleans, mentre la Paulson interpreterà la moglie gelosa di Fassbender. Per quanto riguarda Dillahunt la fonte riferisce che l’attore interpreterà un lavoratore della piantagione che lavora al fianco del personaggio di Ejiofor. Le riprese sono in procinto di iniziare a New Orleans.
Il regista Edward Zwick (L’ultimo Samurai) si prepara ad iniziare le riprese del suo dramma epico The Great Wall (La Grande Muraglia) e i produttori sono in procinto di scegliere tra due attori per il ruolo dell’antagonista di Henry Cavill (Superman: Man of Steel) già reclutato come protagonista della pellicola. La decisione sarà tra Alexander Skarsgard e Benjamin Walker.
In precedenza tutto quello che si sapeva circa il film era che “esplorava il mistero dietro la costruzione della Grande Muraglia cinese“. Ora la fonte aggiunge dettagli sulla trama che si concentrerà su due soldati britannici che nel quindicesimo secolo attraversano la Cina realizzando che “c’è qualcosa di pericoloso e disumano” che i costruttori della muraglia stanno cercando di tenere fuori.
Questa digressione che potrebbe o non potrebbe prendere un piega sovrannaturale è basata su un’idea Max Brooks, che ricordiamo ha scritto il romanzo World War Z che racconta di un’apocalisse-zombie.
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