Che l’attore Sacha Baron Cohen non sia un personaggio gestibile in un ambito politicamente corretto ed istituzionalizzato come quello dei Premi Oscar non arriva certo come una sorpresa, le irriverenti e sboccate maschere del comico, vedi il cittadino britannico e artista hip-hop Ali G, l’immigrato del Kazakistan Borat e il trasgressivo presentatore gay austriaco Bruno, non hanno certo incontrato i gusti di tutti e hanno scandalizzato e offeso parte della platea di improvvidi spettatori, che si sono avvicinati ai film dell’attore senza un’adeguata conoscenza del provocatorio background che ne ha contraddistinto la carriera televisiva.
A quanto pare, secondo quanto riporta il sito Collider, il nuovo personaggio di Cohen protagonista del film The Dictator, il generale Aladeen, non sarebbe il benvenuto presso la serata-evento organizzata dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.
Cohen aveva chiesto all’Academy di consentirgli un’estemporanea performance sul red carpet nei panni del dittatore Aladeen. Sembra che l’Academy non solo abbia bocciato l’idea, ma abbia minacciato di bandire l’attore dalla serata, anche se l’attore è membro ufficiale dell’Academy ed è nel cast di Hugo Cabret, pellicola che quest’anno ha ricevuto 11 nomination, tra cui quella a Miglior Film.
Ecco una prima dichiarazione di un portavoce dell’Academy via THR:
Non credo che sia opportuno, ma i suoi biglietti non sono stati ritirati. Stiamo aspettando di sentirlo di nuovo.
Deadline poi ha riportato un aggiornamento con un’altra dichiarazione rilasciata dall’Amministratore delegato e membro dell’Academy Kimberly Rouch, che pare abbia contattato lo staff della Paramount chiedendo garanzie che se Cohen avesse ritirato gli inviti per la serata non si sarebbe presentato sul red carper in costume e non avrebbe fatto promozione al suo film. L’Academy ha chiarito che senza queste garanzie non avrebbe rilasciano i biglietti. Risultato di tutto questo bailamme? Polemiche e tanta pubblicità gratuita al film di Cohen.
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