E’ scomparso stamane a Parigi all’età di settantanni il regista franco-cileno Raoul Ruiz, a dare la notizia il suo produttore François Margolin che ha parlato di un decesso dovuto ad un’infezione polmonare, Margolin ha anche aggiunto: “Non era solo un amico, ma uno dei più grandi cineasti viventi, la sua opera rimarrà nella storia del cinema“.
Rouiz nasce in Cile il 25 luglio del 1941, prima di dedicarsi al cinema studia teologia per poi debuttare dietro al macchina da presa con l’opera prima La Maleta nel 1960. Nel 1974 dopo il colpo di stato che porta al potere il generale Pinochet, Rouiz è costretto a lasciare il Cile e si trasferisce stabilmente a Parigi, gli anni ’80 lo vedono girare Le tre corone del marinaio (1982) e La ville des pirates (1983), quest’ultima pellicola liberamente ispirata alla storia di Peter Pan.
Gli anni ’90 per Rouiz sono piuttosto intensi e ricchi di soddisfazioni, nel 1996 dirige Marcello Mastroianni in Tre vite e una sola morte, l’anno successivo vince l’Orso d’argento al Festival di Berlino con Genealogia di un crimine con protagonisti Catherine Deneuve e Michel Piccoli. Il suo primo film hollywoodiano arriva nel 1998 con Autopsia di un sogno (Shattered Image) con Anne Parillaud e William Baldwin, presentato quell’anno al Festival di Venezia.
Gli anni ’90 si chiudono con l’arduo e coraggioso tentativo di trasporre su grande schermo l’ultimo volume di Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust nel film Il tempo ritrovato (1999) che vedeva protagonisti John Malkovich, Emmanuelle Béart, Catherine Deneuve e Marcello Mazzarella, l’anno seguente dirigerà Isabelle Huppert ne Il figlio di due madri.
L’ultimo lavoro di Rouiz per il grande schermo risale al 2006, quando torna a dirigere John Malkovich nel biografico Klimt, un film sulla vita del pittore Gustav Klimt. schermo- (fonte TMNews)