Cars 2, recensione

Dopo un rocambolesco incipit alla James Bond dove in mezzo all’oceano scopriremo, grazie all’abile agente segreto Missile McFinn, i piani di un malvagio scienziato che ha messo punto una pericolosa arma di distruzione, torniamo nell’assolata Radiator Springs dove ritroveremo il carro-attrezzi cricchetto che tra un recupero e l’altro attende impaziente il ritorno dell’amico di sempre Saetta McQueen in giro per campionati a rastrellar vittorie e trofei,

I due amici si ritroveranno per una lunga ed intensa giornata insieme all’insegna dei vecchi tempi, ma ben presto le abilità su pista di Saetta saranno richieste, all’indomani di una sfida lanciatagli in diretta tv dal borioso campione italiano di Formula 1 Francesco Bernoulli, che costringe il campione NASCAR ad accettare uno scontro su pista che li vedrà contrapposti nell’imminente World Grand Prix, evento organizzato da un magnate del petrolio convertitosi ai carburanti ecosostenibili.

Quattro tappe attendono Saetta McQueen e il suo team, si gareggerà da Tokio a Londra per stabilire qual’è la vettura più veloce del pianeta e sponsorizzare un rivoluzionario ed ecologico nuovo carburante, ma durante il torneo Cricchetto suo malgrado si ritroverà nel bel mezzo di un complotto internazionale di spie legato proprio alla gara e cosa ancor più folle verrà scambiato per un agente segreto americano sotto copertura, trasformandosi così in uno spassoso, pasticcione ed ammaccato 007 a quattro ruote.

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Cars 2, cast vocale: Sophia Loren darà la voce a Mamma Topolino

Sophia Loren si è aggiunta al cast vocale di Cars 2, il nuovo film Disney Pixar, che uscirà al cinema il 22 giugno: l’attirce darà la voce al personaggio di Mamma Topolino, zia di Luigi e miglior cuoca del villaggio immaginario vicino a Porto Corsa dove gareggerà la squadra di Radiator Springs.

La voce della due volte premio Oscar verrà adottata anche in altri 21 Paesi del mondo: Francia, Spagna, Portogallo, Russia, Kazakhstan, Brasile, Argentina, Cile, Colombia, Messico, Venezuela, Bolivia, Porto Rico, Ecuador, Panama, Paraguay, Perù, Uruguay, Hong Kong, Taiwan e Giappone.

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10 donne da Oscar

Augurando un buon 8 marzo a tutte le nostre lettrici oggi per la Festa della donna abbiamo stilato una speciale classifica per festeggiare degnamente l’evento con dieci donne che secondo noi hanno rappresentato al meglio su grande schermo il complesso e fascinoso universo femminile attraverso talento, passione, sex-appeal e soprattutto tanta determinazione.

Abbiamo scelto di stilare una classifica all’insegna del multigenerazionale puntando su donne che hanno dato al mondo del cinema un grande apporto riconosciutogli poi con il prestigioso premio Oscar che alcune di loro hanno conquistato a più riprese.

Dopo il salto troverete le nostre dieci donne da Oscar tra cui svetta Kathryn Bigelow che vince il primo e unico Oscar alla regia assegnato ad una donna e lo vince raccontando un mondo prettamente maschile come quello militare e naturalmente grandi attrici italiane come la Loren e la Magnani e giovani talenti che si stanno affermando come il futuro, vedi l’intensa Hilary Swank.

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Il segno di venere, recensione

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Agnese e Cesira (Sophia Loren e Franca Valeri) sono due cugine che vivono insieme a Roma in casa del padre di Agnese (Virgilio  Riento) e con la zia napoletana Tina (Tina Pica). Agnese originaria del meridione è una bellezza procace di quelle che non passano certo inosservate, mentre Cesira milanese doc è proprio il contrario, decisamente meno appariscente della cugina vive costantemente al’ombra di quest’ultima, inconsapevole che Agnese in realtà la invidia per la libertà di cui dispone e per il lavoro che la rende indipendente.

Cesira all’apparenza così seriosa, perfettina e ligia al lavoro in realtà ha come tutto le donne un sogno romantico nel cassetto e si affida spesso all’astrologia pensando di ricevere finalmente la notizia di uno spasimante in  arrivo, così un bel giorno gli viene confidato da una chiromante che quello che sta per attraversare è il periodo migliore per trovare l’amore e di non lasciarsi scoraggiare da un eventuale disinteresse dell’uomo che incontrerà, perchè in realtà dietro si cela una passione inespressa.

Così Cesira, che non ha nessuno intenzione di lasciarsi scappare l’occasione di una vita, si impegna al massimo per scoprire chi sarà il suo misterioso Principe azzurro e naturalmente nella ricerca incontrerà ciarlatani, artisti falliti e piccoli cialtroni che approfitteranno senza vergogna della sua speranzosa ingenuità.

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Pane, amore e…: recensione

ScreenHunter_01 Jun. 19 06.18 (300 x 421)Il Maresciallo Carotenuto ( Vittorio De Sica) lasciata l’Arma dei Carabinieri torna nella natia Sorrento, dove ad attenderlo troverà il fratello parroco Don Matteo (Mario Carotenuto) e la casa di famiglia dove è cresciuto. I festeggiamenti per il bentornato, allietati anche dall’assegnazione del comando della locale stazione di vigili urbani, saranno in parte rovinati dalla notizia che la casa di famiglia non è libera.

Ad occupare l’appartamento la procace inquilina Donna Sofia (Sophia Loren) che userà tutte le sue arti seduttive per non venir sfrattata, nel frattempo Carotenuto verrà ospitato suo malgrado in casa della rigida Donna Violante (Lea Padovani) e a controllarlo affinchè la sua condotta morale resti irreprensibile, non solo il fratello prete, ma anche la carabiniera Caramella (Tina Pica), fedele domestica tutta d’un pezzo.

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Nine, trailer dell’atteso film di Rob Marshall

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Uscirà a novembre Nine, l’attesissimo film di Rob Marshall, ispirato ad 8 ½ di Federico Fellini e strettamente collegato all’acclamato musical di Broadway.

Dopo il salto vi proponiamo il trailer del film, che vede Daniel Day Lewis circondato da numerose attrici di spessore, da Penelope Cruz a Nicole Kidman, da Sophia Loren a Judy Dench, da Kate Hudson a Marion Cotillard.

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Vittorio, Manuel e Christian De Sica: la passione si chiama cinema

Spesso e volentieri il Cinemaniaco si occupa della storia, delle opere e della vita delle grandi famiglie legate da un unico comune denominatore: il cinema. Quest’oggi non potevamo esimerci dal rendere omaggio ad una grande famiglia italiana, che ha fatto dello spettacolo, della musica e del cinema per l’appunto, la propria esistenza, la propria missione. Uno style tutto partenopeo, che porta i nomi di Vittorio, Manuel e Christian De Sica.

Vittorio De Sica, figlio di un impiegato di banca, Umberto, col quale aveva un rapporto molto bello e forte, e al quale dedicherà il suo film, Umberto D., già durante gli studi di ragioneria , ottiene un piccolo ruolo in un film muto diretto da Giancarlo Saccon, Il processo Clemenceau del 1917.

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Festival di venezia dalla ventunesima alla trentesima edizione: dalla bellezza di Sophia Loren a quella dei film di Bunuel

Come passa il tempo. Siamo già a metà degli anni cinquanta. Rombo di motore nuovo, strada asfaltata che si perde nei desideri delle persone. L’odore della Laguna era già forte allora, quando sembrava che il Festival di Venezia dovesse toccare il cielo in modo asintotico.

Fa così caldo. Ormai il Festival potrebbe chiamaris Festival del caldo. Ma perchè sempre in Agosto? Penso. E’ giorno, e fa caldo. Guardo le strade della città e provo un senso estatico di pace. Mi chiedo se questa felicità non artificiale durerà per sempre, se sarò sempre così felice guardando una strada deserta sotto il solleone.

Se fossi grande, stasera, adesso, potrei essere lì, magari potrei sentire, come sottofondo, la musica di Elvis Presley, che mi sembra così nuova, ma allo stesso tempo così affascinante. Mi manca non essere lì in questo momento, in questo frizzante 1956: ma me lo sento: sarà Maria Schell a trionfare, proprio con Gervaise, ma nessuno toglierà il premio San Giorgio a Kon Ichikawa, per Biruma no tategoto , alla faccia di coloro che non amano il cinema giapponese.

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