Sognando il cinema, cortometraggio

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Cosa volevano fare da grande tutti quelli chi oggi lavorano nel mondo del cinema italiano? La domanda è abbastanza esplicita, insomma quanti di noi oggi fanno un lavoro diverso da quello sognato in gioventù, e che magari hanno intrapreso attraverso un percorso di vita tutt’altro che lineare e intenzionale.

I filmaker Antonella Cecora e Simone Damiani hanno pensato bene di raccogliere tutti questi sogni, desideri e progetti in una divertente e intrignate serie di video interviste a personaggi noti e meno noti, che oggi lavorano nel mondo del cinema e della fiction, aggiungendovi anche le dichiarazioni di quelli che professionalmente orbitano in questo mondo e ne sono parte vitale, come operatori di ripresa, elettricisti, autisti e via discorrendo.

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Il giovane regista Simone Damiani a tutto campo sul cinema italiano – esclusiva Il cinemaniaco, seconda parte

Si conclude oggi la nostra chiacchierata con il giovane e promettente Simone Damiani, che ieri ha iniziato a raccontarci la sua visione dello stato di salute del cinema italiano.

Non trovi che ci sia carenza di contenuti e di dialoghi anche nei grandi blockbuster italiani e non solo nei film porno? (Mi vengono in mente i cinepanettoni…).

Le sale cinematografiche stanno chiudendo una dietro l’altra. Oggi chi produce film sa già che lo farà per vederli diffusi dalle tv, in chiaro ed a pagamento. E quando si vendono i cosiddetti diritti di antenna è fondamentale che il film non sia vietato ai minori di 18 e tanto meno di 14 anni, perchè in quel caso il film non sarà programmabile in prima serata e la somma pagata per acquisire i diritti sarà nettamente decurtata questo è solo un esempio di come la televisione stia cambiando il cinema. Entrando nello specifico della sceneggiatura, posso dirti che un prodotto televisivo è attento più a quello che si dice che a quello che si vede. La televisione viene spesso utilizzata come una radio mentre facciamo altre cose. E’ ormai passata la convenzione che un prodotto televisivo debba essere fruibile anche solo ascoltandolo, mentre invece il cinema dovrebbe essere soprattutto immagine secondo me. Negli anni 70 molti dirigenti tv erano convinti che la tv dovesse essere “sempre” comprensibile da tutti, anche dalla famosa “casalinga di Voghera… Forse non tutto è cambiato da quel periodo. Credo però che negli ultimi anni le cose stiano migliorando… al cinema ed in tv si parla oggi spesso di camorra, di omosessualità, di eutanasia… tutti temi tabù fino a pochissimo tempo fa.

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Il giovane regista Simone Damiani a tutto campo sul cinema italiano – esclusiva Il cinemaniaco

Il regista di Torno Subito, Simone Damiani, mi ha concesso un’ora della sua vita per rispondere a domande a tutto campo sul cinema italiano. La seconda parte potrete leggerla domani.

Oggi in un post di Cineblog, commentando l’articolo di Antonio Dipollina che parlava dei 200000 italiani che ogni sera acquistano un film vietato ai minori sui canali hot del bouquet di Sky hai detto:”Se continuerà a crescere con questi ritmi, Sky rischia di diventare in poco tempo la più grande industria culturale italiana. Auspico che i vertici dell’azienda decidano di programmare investimenti significativi nel settore cinematografico italiano. Se ciò non dovesse accadere, inviterò tutti gli autori italiani a smettere di passare nottate insonni su soggetti che non diventeranno mai film, e cimentarsi invece sulla scrittura di sceneggiature per i film hard italiani, che mi sembrano decisamente carenti dal punto di vista della varietà delle storie e dei dialoghi“.

Reputi che la maggior parte dei film italiani che arrivano in sala abbiano dialoghi e storie valide e originali?

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Torno Subito, una pazza storia da gustarsi gratis

Alberto (Tiziano Scrocca) e Michele (Federico Battilocchio), lavorano insieme per preparare uno spettacolo teatrale, ma, apparentemente, una discussione trascende in qualcosa di impensabile: Alberto decide, di punto in bianco, di comportarsi da scimmia.

Una storia di profonda amicizia tra due ragazzi si trasforma in un universo di incomunicabilità ed inerzia, fatto solo di sguardi e silenzi. Solo la riscoperta di interazioni primordiali, sarà la chiave per un faticoso riavvicinamento.

Torno subito, film diretto, sceneggiato e prodotto a costo zero da Simone Damiani è una pazza storia che, a parte alcuni evidenti errori, si dimostra un buon lavoro, capace di distinguersi per una storia particolarmente strana, l’ottima prova recitativa dei due ragazzi, una apprezzabile fotografia e una piacevole colonna sonora.

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