A giudicare dai film di questa sera sul piccolo schermo, sarà una vigilia di Ferragosto a dir poco movimentata. Tutte pellicole di ottimo livello, dedicate a coloro che decidono di trascorrere due ore di relax prima di uscire e godere del bel tempo e delle buone compagnie.
Sapore di Mare
Bomber, recensione
Bud Graziano (Bud Spencer) lavora su una barca da pesca, ma in realtà è un ex-pugile che ha calcato il ring da campione conosciuto nell’ambiente come Bomber, sino a che non si ritrova senza un lavoro e ad allenare in una scalcinata palestra improvvisata frequentata da un gruppo di volenterosi, ma decisamente negati atleti capitanati da Jerry (Jerry Calà), quest’ultimo salvato da Bomber durante un pestaggio di cui era la vittima designata gli chiede di trovare qualcuno che possa sfidare l’allenatore della palestra avversaria, il losco e scorretto sergente Rosco Dunn (Kallie Knoetze).
Bomber troverà il suo campione durante una rissa scatenata dai militari in un bar, Giorgio Desideri (Stefano Mingardo) per gli amici Giorgione è un talento naturale con nessuna esperienza sul ring o preparazione atletica, ma alcuni colpi ben assestati mostrano all’ex-pugile un boxeur grezzo ma con indubbie doti da knock-out, convinto il ragazzo per lui inizierà una dura preparazione.
10 cinepanettoni fuori stagione: il meglio dei fratelli Vanzina
Visto che a forza di indigesti cinepanettoni, imbarazzanti thriller all’amatriciana e pruriginose biopic, i fratelli Carlo ed Enrico Vanzina ci hanno dato tanto gustoso materiale per la nostra rubrica I bruttissimi, ci sembrava giusto dedicare spazio a quei film diretti dalla coppia di cineasti romani che andrebbero rivalutati o che comunque contengono un appeal che va oltre il nazionalpopolare e il trivio sbanca-botteghino.
Intendiamoci siamo lontani anni luce dai capolavori della commedia all’italiana che fu, quella di Monicelli, Risi e Comencini tanto per intenderci, la cui eredità i reucci da cinepanettone hanno contribuito in questi ultimi anni a dilapidare, creando come effetto collaterale la riscoperta e rivalutazione della commedia italiana anni’80 snobbata dalla critica e quest’anno sdoganata nientemeno che nella prestigiosa cornice della Mostra del cinema di Venezia, con tanto di festivaliera retrospettiva.
B-cult, Vacanze di Natale
Oggi speciale B-cult in occasione della retrospettiva La situazione comica che quest’anno alla Mostra del Cinema di Venezia omaggerà la comicità made in italy per troppi anni considerata di serie B, con attori che hanno portato al cinema milioni di spettatori e dei cui frutti ancora oggi godono molti degli odierni cinepanettoni, sempre piu scadenti e poco rispettosi di un passato prossimo ricco di caratteristi e gag formato famiglia.
Quindi oggi ci occupiamo di uno dei film in cartellone al Lido, quel Vacanze di Natale che nel 1983 sulla scia del successo dei due Sapore di mare, portò i fratelli Vanzina a traslocare il formato vacanziero tra le nevi dell’esclusiva Cortina mantenendo intatto il racconto corale, abbandonando però le nostalgie da ombrellone per raccontare l’Italia dei nuovi ricchi.
Panarea, recensione
La splendida e assolata Panarea diventa palcoscenico di amorazzi, flirt estivi e disavventure amorose sotto lo sguardo vigile del DJ Capitan Cook testimone/narratore di un’estate tipo nella modaiola isola delle Eolie.
Troveremo così una galleria di varia gioventù tra fotoromanzo rosa e rivista gossippara, due sorelle Claudia e Maria si contendono il piacione Enrico per gli amici Sandokan, il famigerato Pancrazio soprannominato Pisellone pur di stare vicino al suo primo e unico amore, l’amica d’infanzia Simona, si presta a far ingelosire l’ex-ragazzo di lei.
Poi ci sono il figlio di papà Giorgio, che si lascia traviare dal suo cameriere e organizza un festino nella casa paterna non appena il genitore si allontana per qualche giorno e la coppia di sciupafemmine professionisti Riccardo e Luca che si sfidano senza esclusione di colpi per conquistare Alessandra, la bellona di turno in vacanza che subirà una pressante corte dai due playboy d’assalto.
13dici a tavola, recensione
Giulio (Giancarlo Giannini) torna dopo molti anni in un vecchio casale di famiglia dove da adolescente aveva vissuto con la sua numerosa famiglia e scoperto le prime inquietudini adolescenziali, tra cui il primo travolgente amore scoperto a diciott’anni e che si era magicamente materializzato nella fascinosa Anna (Kasia Smutniak) una ragazza figlia di un’amica della madre.
Per Giulio ritornare in quel luogo in occasione della vendita dell’immobile scatenerà una serie di ricordi che rischieranno di sopraffarlo, il sentimento provato, profumi e sapori di una toscana vissuta attraverso gli occhi della gioventù e le grazie della splendida e giovane Anna contesa dagli uomini di tutta la famiglia e da cui Giulio si troverà inesorabilmente stregato.
Saranno quei ricordi conservati nelle mura di quella casa, ricordi di preziosi attimi che non torneranno più e di cui quel casale conserva la memoria spingeranno Giulio non solo a non vendere la casa, ma ad acquistarne le quote dai fratelli, così da da avere la certezza che la casa diventi il luogo dove trascorrere la sua vecchiaia e dove andarsene coircondato dai ricordi di gioventù.
La classifica dei dieci film dedicati al mare
Oggi vogliamo stilare una piccola classifica che riguarda il mare in celluloide, visto non solo come mera location, ma anche come metafora di vita ispiratrice di tante sceneggiature e film che hanno toccato negli anni moltissimi generi e che vanno dalla classica commedia balneare al disaster-movie fino alla fiabesca prospettiva dei film d’animazione.
Dopo il salto la nostra personale classifica, come noterete il mare è onnipresente e in alcuni casi come vero innesco narrativo che permette al racconto di prendere strade alternative ed originali.
Sapore di mare: recensione
1965, un gruppo di ragazzi e alcune famiglie trascorrono un’estate sulle spiagge della Versilia, ci sono i nobili e pettegoli marchesini Pucci, Gianni l’intellettuale che pensa ai libri invece che alla sua bella ragazza Selvaggia (Isabella Ferrari), il classico e cinematografico romano de Roma Maurizio e l’adolescente con l’ormone a mille Giorgia.
Le famiglie invece come al solito saranno descritte per classi sociali, ci sono i ricchissimi milanesi Carraro, con Commendatore, signora e viziata prole al seguito, il playboy e viveur Felicino (Christian De sica) con la sua nuova fiamma, la bella inglesina Susan e l’eterno Peter Pan Luca (Jerry Calà), sempre in vena di scherzi e senza la benchè minima intenzione di crescere.
Mentre a rappresentare il sud la famiglia napoletana dei Pinardi, alla loro prima vera vacanza in Versilia, composta dagli apprensivi e iperprotettivi coniugi Pinardi più due figli, la bella Marina (Marina Suma) e il timido Paolo.
Isabella Ferrari: emozioni di donna
Un’attrice particolarmente intensa, diafana, dalla bellezza spigolosa e dagli intensi chiaroscuri interpretativi, più portata per il drammatico che per la comedy, una commistione di dolcezza e severità che le permette di sfaccettare ambiguamente le sue interpretazioni colorandole di un fascino particolarmente intrigante.
Isabella Fogliazza alias Isabella Ferrari nasce a Ponte dell’Olio il 31 Marzo 1964, a sedici anni isabella si fa subito notare per la bellezza, vincendo un concorso per Miss Teenager, attirando l’attenzione di Gianni Boncopagni, autore e regista televisivo che l’anno successivo la vuole nella sua trasmissione Sotto le stelle.
Jerry Calà, una storia nel cinema
La filmografia di Calogero Calà , nato a Catania, il 28 giugno 1951 è veramente sconfinata. Lo conosciamo tutti col suo nome d’arte, Jerry Calà, nome che ha adottato come auto-etichetta fin dai tempi degli esordi, quelli in cui la sua carriera di attore iniziava a decollare con i Gatti di Vicolo Miracoli.
Nasce a Catania, originario di San Cataldo in Sicilia vira poi su Verona; là frequenta il liceo classico Scipione Maffei, dove il destino vuole che incontri i suoi compagni di avventura, che diverranno successivamente i Gatti di Vicolo Miracoli.
L’obiettivo di Jerry non è cambiato molto nel corso della sua carriera: la risata. Jerry ha fatto ridere il pubblico italiano nelle vesti di attore, sceneggiatore e regista. Celeberrime alcune sue frasi, divenute, col tempo, dei veri e propri tormentoni.