La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è alle porte. L’edizione di quest’anno, la numero settanta, varrà al Festival la Palma di più longevo tra tutte le rassegne dedicate alla settima arte. Per un traguardo così importante sono state fatte le cose in grande. Ma il cinema che guarda al futuro non dimentica mai veramente del suo passato. Gli architetti della casa vanno rispettati sempre e comunque, per il bene stesso delle sue ‘fondamenta’. E c’è chi ha naturalmente pensato di omaggiare i ‘pilastri’.
Roberto Rossellini
Festival di Cannes: 10 italiani da Palma d’oro
Ormai il Festival di Cannes 2011 è entrato nel vivo dopo la cerimonia d’apertura con la proiezione di Midnight in Paris di Woody Allen, il red carpet si è già popolato di star con Angelina Jolie e Dustin Hoffman doppiatori d’eccezione per il cartoon Kung Fu Panda 2 e il divo Johnny Depp accompagnato da una splendida Penelope Cruz che ha portato sulla Croisette il quarto capitolo della saga Disney Pirati dei Caraibi.
Oggi cogliamo l’occasione per celebrare il ritorno a Cannes del cinema italiano in veste di protagonista, quest’anno due i registi italiani in concorso, Nanni Moretti con Habemus Papam e Paolo Sorrentino con This must be a place oltre naturalmente all’assegnazione della speciale Palma d’oro alla carriera a Bernardo Bertolucci che celebra un vero monumento del cinema.
Genova Film Festival 2010, quest’anno Virzì e il cinema polacco
Tredicesima edizione, dal 28 giugno al 4 luglio, per il Genoa Film Festival la più importante e prestigiosa rassegna ligure dedicata al cinema, che quest’anno oltre a ghiotte anteprime, eventi speciali ed incontri, la rassegna propone un cartellone con oltre 130 pellicole in programmazione.
Ospite d’onore di questa edizione il regista Paolo Virzì reduce dal successo del suo ultimo film La prima cosa bella, premiato ai recenti David di Donatello con tre riconoscimenti e diciotto nomination, miglior sceneggiatura allo stesso Virzì e miglior attore e attrice ai protagonisti Valerio Mastandrea e Micaela Ramazzotti. Il regista livornese, oltre ad essere omaggiato con un’ampia retrospettiva, parteciperà ad un incontro con il pubblico per la sezione Ingrandimenti.
Festival di Roma: 28 Ottobre
Giornata piena ieri per gli avventori del Festival di Roma. Where in the World Is Osama Bin Laden? ha regalato l’ironia nera che avevamo già visto in Super Size Me, mentre Un americano a Roma ci ha fatto fare un tuffo nostalgico nel passato.
Nel pomeriggio in sala Petrassi il pubblico ha potuto scambiare quattro chicchiere con Viggo Mortensen, protagonista del festival con due pellicole, Good e em>Appaloosa.
Successivamente una serie di proiezioni, film dopo film: Appaloosa, Baksy , La Scelta, Stolen Art , l’anteprima di Good col grande Viggo, Easy Virtue e Un gioco da ragazze.
I De Laurentiis, una dinasty tra passato e futuro
Se il cinema come spettacolo supera i 110 anni, la dinastia De Laurentiis viaggia ormai verso i 70, a partire dalle prime apparizioni sullo schermo dell’allievo-attore del Centro Sperimentale di Cinematografia, Agostino, classe 1919, divenuto in seguito il producer Dino, che gli americani hanno battezzato con il nome di “the Legend“.
Di poco posteriore, nell’immediato secondo dopoguerra, la discesa in campo del fratello maggiore Luigi (1917-1992), validissima spalla da subito e poi realizzatore in proprio; e l’organico familiare è completato ben presto dal fratello minore, Alfredo (1924-1981), apprezzato organizzatore generale.
Finché spunta Aurelio, figlio di Luigi; e mentre a Hollywood opera da tempo come attiva produttrice Raffaella, figlia di Dino, a Roma è già al lavoro un Luigi nipote, figlio di Aurelio, che nei voti del clan continuerà la tradizione.
Vittorio, Manuel e Christian De Sica: la passione si chiama cinema
Spesso e volentieri il Cinemaniaco si occupa della storia, delle opere e della vita delle grandi famiglie legate da un unico comune denominatore: il cinema. Quest’oggi non potevamo esimerci dal rendere omaggio ad una grande famiglia italiana, che ha fatto dello spettacolo, della musica e del cinema per l’appunto, la propria esistenza, la propria missione. Uno style tutto partenopeo, che porta i nomi di Vittorio, Manuel e Christian De Sica.
Vittorio De Sica, figlio di un impiegato di banca, Umberto, col quale aveva un rapporto molto bello e forte, e al quale dedicherà il suo film, Umberto D., già durante gli studi di ragioneria , ottiene un piccolo ruolo in un film muto diretto da Giancarlo Saccon, Il processo Clemenceau del 1917.