Dopo la ripetizione degli esami di maturità che gli hanno permesso di riunirsi, sistemando vecchie ruggini e rinsaldando amicizie logorate dal tempo, il nostro gruppo di sette maturandi fuori tempo massimo Giorgio (Raoul Bova), Francesca (Ambra Angiolini), Piero (Luca Bizzarri), Lorenzo (Ricky Memphis), Luisa (Barbora Bobulova), Virgilio (Paolo Kessisoglu) ed Eleonora (Anita Caprioli) decidono di mettersi in gioco ulteriormente condividendo da adulti una vacanza programmata ai tempi della scuola, meta l’isola greca di Paros. Qui il gruppo di amici ed ex-compagni di scuola affronterà tutta una serie di avventure e disavventure che coinvolgeranno anche i loro famigliari e se da una parte ci sarà chi comprenderà quanto siano importanti valori come amicizia e famiglia e chi dall’altra si troverà a confrontarsi con scelte di vita che ne delineeranno il futuro, alla fine dei conti questa maturità sbandierata, mancata e poi riconquistata, almeno sulla carta, apparirà ancora una volta come una meta sfiorata, un lungo percorso a tappe che in realtà dura giusto il tempo in una vita.
Raoul Bova
Globi d’oro 2011, vincitori: Habemus Papam miglior film, due premi a Emidio Greco
Habemus Papam di Nanni moretti ha vinto ieri sera il Globo d’oro 2011, il premio assegnato dall’Associazione della Stampa Estera in Italia.
Durante la cerimonia, presentata ieri sera a Villa Massimo a Roma da Tonino Pinto e Georgia Wurth sono stati premiati anche Notizie dagli scavi, per la miglior regia e la miglior sceneggiatura, entrambe di Emidio Greco, Nessuno mi può giudicare, per il miglior attore protagonista, Raoul Bova, e come miglior commedia, I bambini della sua vita, per la migliore attrice, Piera degli Esposti, 20 sigarette come miglior film rivelazione dell’anno e In un mondo migliore di Susanne Bier come miglior film europeo.
Milano P38, cortometraggio di Marco Laurenti
Oggi spazio cortometraggi dedicato a Milano P38, corto vincitore di un concorso indetto da Warner e Medusa e legato all’uscita nelle sale del film del 2009 Sbirri, che ricordiamo diretto da Roberto Burchielli e interpretato da Raoul Bova e alcuni agenti in borghese di una vera squadra anti-droga della polizia di Milano.
Milano P38 diretto da Marco Laurenti, racconta il quotidiano di un insospettabile e anonimo corriere della droga che si aggira per Milano raccogliendo e consegnando quantitativi di stupefacenti celati in anonimi pacchetti.
Il corto, che troverete subito dopo il salto, fruisce di una regia asciutta e piuttosto dinamica, una colonna sonora di Davide Battaglia particolarmente efficace e una voce fuori campo di Elvio Longato che sostituisce i dialoghi, quest’ultima scelta piuttosto funzionale e in questo caso particolarmente azzeccata.
Raoul Bova in Le Guatteur, Cyndi Lauper in The Last Beat; Jason Bateman in The Insane Laws?
Raoul Bova prenderà parte a Le Guetteur, il gangster movie francese diretto da Michele Placido, interpretato da Daniel Auteuil e Mathieu Kassovitz, incentrato sullo scontro tra il capo della polizia e un pericoloso gangster.
Cyndi Lauper reciterà in The Last Beat, il drammatico ispirato alla vita di Jim Morrison, scritto e diretto da Robert Saitzyk, interpretato da Bebe Markham, che uscirà in occasione con il 40esimo anniversario della morte del cantante dei Doors. Il film racconterà la storia della rockstar Jay Douglas e del triangolo sentimentale tra lui, la sua compagna e una contessa francese.
Globi d’oro 2011, nomination: guidano Noi credevamo e La solitudine dei numeri primi con 4 candidature
Il prossimo 1° luglio a Roma presso Villa Massimo Accademia Tedesca si terrà l’edizione 2011 dei prestigiosi Globi d’Oro, i premi assegnati dall’Associazione della Stampa Estera in Italia.
Comunicati i candidati di quest’anno, saranno tre le pellicole a contendersi il prestigioso riconoscimento per il miglior film dell’anno, L’Habemus Papam di Nanni Moretti di recente transitato in concorso nella Selezione ufficiale del Festival di Cannes 2011 e candidato a sette Nastri d’argento, il sorprendente dramma storico Noi credevamo di Mario Martone con all’attivo ben sette David di Donatello e uno speciale Nastro d’argento come caso cinematografico dell’anno e infine I fiori di Kirkuk dell’iraniano Fariborz Kamkari.
Per quanto riguarda invece le nomination a miglior attore e attrice, doppia nomination per la commedia Nessuno mi può giudicare con in lizza Raoul Bova e Paola Cortellesi. Dopo il salto trovate la lista completa delle candidature.
Efesto d’oro 2011 a Raoul Bova e Stefania Rocca
Dall’8 al 18 luglio 2011 l’isola di Lipari ospiterà la ventisettesima edizione della kermesse Un mare di cinema, che quest’anno omaggerà le celebrazioni dell’Unità d’Iitalia con la rassegna Cinema e Risorgimento-150 anni dall’Unità d’Italia: sulla strada dei mille, mentre sarà lo scrittore Leonardo Sciascia a fungere da fil rouge artistico per la rassegna Cinema-teatro-letteratura: Leonardo Sciascia e il cinedocumentario.
Come ogni anno anche questa edizione assegnerà il prestigioso Efesto d’oro andato nelle scorse edzioni a nomi di spicco del panorama cinematografico nazionale ed internazionale come Martin Landau, Michele Placido e Kim Rossi Stuart.
La finestra di fronte, recensione
Giovanna (Giovanna Mezzogiorno) madre di famiglia con due figli, un lavoro che non ama e un marito (Filippo Nigro) che passa da un impiego precario all’altro, fantastica sul bel Lorenzo (Raoul Bova), dirimpettaio funzionario di banca che ogni sera spia dalla finestra della sua cucina prima di andare a coricarsi.
Un bel giorno Giovanna si ritrova in casa un anziano signore in stato confusionale (Massimo Girotti) che il marito ha deciso di ospitare, almeno sino a quando non si farà luce sulla sua identità, visto che l’uomo sembra aver perduto gran parte della memoria.
Questo misterioso intruso creerà non pochi problemi al già traballante ménage famigliare della coppia, così Giovanna impaziente di liberarsi dell’inatteso ospite proverà ad occuparsi lei di rintracciarne indirizzo ed eventuali famigliari ed inaspettamente troverà un aiuto proprio in Lorenzo con il quale scoprirà che l’uomo, che dice di chiamarsi Simone, probabilmente è stato in un campo di concentramento durante la guerra.
Nessuno mi può giudicare, la colonna sonora
Vista la disponibilità su iTunes oggi vi proponiamo la colonna sonora del sorprendente campione d’incassi tutto made in Italy Nessuno mi può giudicare, pellicola di debutto per l’attore e sceneggiatore Massimiliano Bruno con protagonisti una strepitosa Paola Cortellesi, il prezzemolino da commedia Raoul Bova e uno spassoso Rocco Papaleo.
La colonna sonora del film è affidata al veterano Giuliano Taviani nel curriculum score per La masseria delle allodole, Oggi sposi e Figli delle stelle oltre a musiche per spettacoli teatrali, cortometraggi, documentari e programmi televisivi.
Dopo il salto trovate track list completa della compilation e tre video musicali, uno con lo spassoso rap Capocotta Dreamin’ e gli altri due dei singoli D’estate di Alessandro D’Orazi e Walking on Sunshine di Katrina & The Waves. Buon ascolto.
Nessuno mi può giudicare, recensione
Alice (Paola Cortellesi) trentacinquenne sposata e con un figlio di nove anni vive nell’agiatezza grazie ai soldi del consorte designer di sanitari, la vita della donna che mostra una personalità piuttosto superficiale ed arrogante scorre tranquilla almeno sino a quando il consorte non la lascia vedova con un figlio a carico e una montagna di debiti che l’avvocato di famiglia elencherà a Maria prospettandogli oltre alla vendita di ogni bene anche il rischio di finire in galera.
Raccolti gli effetti personali sopravvissuti alla bancarotta Alice verrà indirizzata da Aziz (Hassani Shapi), uno degli ex-domestici della famiglia in un quartiere popolare alla periferia di Roma dove Alice con figlioletto al seguito affitterà un locale fatiscente da Lionello (Rocco Papaleo) rozzo portiere dello stabile e dove oltre a fare la conoscenza dei suoi nuovi e alquanto folkloristici vicini di casa Enzo (Lillo) e Tiziana (Lucia Ocone), reincontrerà Biagio (Raoul Bova) amico e datore di lavoro di Aziz che gestisce un internet point.
Purtroppo la ricerca di un lavoro per Alice sarà una vera via crucis, per non parlare delle prospettive di stipendio che se gli permetterebbero a malapena di sopravvivere con il figlio, di certo non sarebbero sufficienti a coprire i restanti debiti ereditati alla morte del marito.
Gli attori italiani più richiesti: Raoul Bova precede Isabella Ragonese, Carolina Crescintini e Alba Rohrwacher
Quali sono gli attori italiani più richiesti? A rispondere alla curiosa domanda ci pensa l’Asca che, basandosi sulla frequenza con cui le star hanno lavorato dal 2008 ad oggi.
La classifica è guidata da Raoul Bova che è apparso in ben dodici tra fiction televisive, film italiani e progetti internazionali. Sul podio troviamo Isabella Regonese, Carolina Crescentini e Alba Rohrwacher, tutte ferme a quota dieci opere.
Dopo il salto potete trovare la classifica completa.
Immaturi, recensione
Assistiamo alle melanconiche vicissitudini di sei perenni maturandi e non solo in senso scolastico, perchè questi sei ex-compagni di liceo si ritrovano dopo 20 anni con vite incasinate, responsabilità latitanti e un diploma tanto sudato che viene invalidato costringendoli a tornare sui libri per ridare un esame che ha rappresentato, nonostante alti e bassi emotivi, il periodo più bello e spensierato della loro vita.
Giorgio (Raoul Bova) è uno psicologo infantile che sembra vivere un’intesa di coppia sin troppo perfetta con la sua compagna (Luisa Ranieri), almeno sino a che lei non gli comunica un’inaspettata gravidanza e a lui non manca il terreno sotto ai piedi.
Lorenzo (Ricky Memphis) agente immobiliare è un mammone e bamboccione di quelli temerari, vive ancora con i genitori e dorme nella sua cameretta con tanto di letto a castello, ma mentre il padre (Maurizio Mattioli) lo vorrebbe fuori di casa, la madre (Giovanna Ralli) continua a trattarlo come un tredicenne evitando di recidere un cordone ombelicale che ha dell’inquietante.
The Tourist, recensione in anteprima
La fascinosa Elise Clifton Ward (Angelina Jolie) è la compagna di un ricercato internazionale, tale Alexander Pearce che ha sottratto centinaia di milioni evadendo il fisco e facendo fesso nientemeno che uno dei boss più temuti e potenti d’Europa che non vede l’ora di poter regolare i conti con il latitante.
Il problema per l’Interpol e della la task force guidata dall’agente Acheson (Paul Bettany) nonchè del boss è che Pearce è uccel di bosco da oltre due anni e si vocifera che grazie ad un mucchio di soldi ed un chirurgo compiacente il suo viso sia stato chirurgicamente alterato rendendolo praticamente irriconoscibile.
La tanto agognata occasione per Acheson, vessato quasi quotidianamente dal suo superiore l’ispettore capo Jones (Timothy Dalton) stanco di buttar quattrini per un caso che sembra diventato una barzelletta, arriva durante uno dei tanti pedinamenti che vedono soggetta la fascinosa Elise, Pearce la contatta con una lettera consegnata da un fattorino in quel di Parigi, lettera in cui gli chiede di prendere un treno per Venezia quella sera stessa e trovare negli scompartimenti un uomo che gli possa assomigliare fisicamente e far credere agli agenti che la pedinano che sia il vero Pearce.
Raoul Bova e il suo più grande errore: “Ho toppato il provino per fare Tomb Raider”
Raoul Bova, intervistato da Vottorio Zincone su Sette, in edicola domani con Il corriere, parla della sua carriera di attore (gli esordi in Quando eravamo repressi, la prima parte da protagonista in Una storia italiana) e di cinema italiano. A proposito della situazione difficile che ha investito il nostro cinema, Bova propone la sua soluzione per i tagli ai fondi per lo spettacolo:
Se uno vuole fare una cosa sensata organizza uno sciopero vero: non si lavora più, si blocca tutta l’industria del cinema. Stop ai set, alla tv, al teatro. Tutti fermi. Lo stato nel cinema ha buttato un sacco di soldi. Fermare il flusso di denaro non è sbagliato. Ma andrebbe riattivato immediatamente indirizzandolo meglio: con più rigidità e più controlli … C’è tanta di quella sporcizia da portar via … imbroglioni … raccomandati …
Cannes 2010 venerdì 21: ieri applausi per Luchetti e La nostra vita
Ci approssimiamo al week-end conclusivo del Festival Di Cannes, ieri è stata la giornata de La nostra vita di Daniele Luchetti, unico film italiano in concorso nella Selezione ufficiale e da oggi distribuito nelle sale italiane. Dopo un’anteprima stampa dagli esiti alquanto positivi ieri anche l’incontro con i giornalisti:
Non volevo condannare né celebrare nessuno, ma mostrare il nuovo proletariato così com’è, non dall’alto in basso come si faceva una volta con la commedia o il cinema politico. Il proletariato è rimasto lo stesso di tanti anni fa, così come la vita, a cambiare sono i luoghi: e il centro commerciale trasformato in piazza diventa il posto dove ci si può illudere di avere una vita come tutti gli altri, accedere agli stessi beni indebitandosi perché diventi la rotella di un ingranaggio più grande di te.