Un martedì pieno zeppo di pellicole di primordine, quello che si presenta in televisione in prima serata al fine di rendere ancor più piacevole questo inizio di settembre. Le vacanze sono agli sgoccioli e sono sempre di più gli italiani che scelgono di trascorrere due ore a contatto col piccolo schermo e con le sue pellicole.
Prima o poi mi sposo
Amore & altri rimedi, recensione
Siamo all’inizio degli anni ’90 il fascinoso Jamie Randall (Jake Gyllenhaal) lavora come commesso presso un negozio di elttronica e grazie ad una dote innata per la vendita e un certo carisma misto a faccia tosta è il miglior venditore del negozio, almeno sino a che non viene beccato con la fidanzata del direttore e finisce buttato fuori a pedate.
Jamie però non si arrende e sa che il suo fascino che sino ad ora ne ha fatto infallibile playboy e letale macchina da vendita lo porterà lontano e così si cimenta con l’industria farmaceutica diventando un rappresentante di medicinali e scoprendo da subito la concorrenza spietata dell’ambiente e di contro applicando in men che non si dica la sua capacità fascinatoria su segretarie, infermiere e tutto l’apparato organizzativo in gonnella chesi cela dietro ad ogni ambulatorio medico.
Mentre Jamie è impegnato a piazzare i suoi prodotti fa la conoscenza dell’affascinante Maggie Murdock (Anne Hathaway) di cui si invaghisce e che scopre essere affetta da Parkinson al primo stadio, situazione questa che la costringe ad assumere una corposa dose di medicinali per combattere l’insorgere dei tremori, ma questo non sembra scoraggiare Jamie che per la prima volta vede incrinato il suo lato cinico e manipolatorio dell’universo femminile per scalfire quella che ha tutti gli effetti si dimostrerà un’anaffettività solo costruita e palesata come forma di difesa, lasciando che i sentimenti finalmente prendano il sopravvento.
Missione Tata, recensione
Shane Wolfe (Vin Diesel) è un tostissimo tenente della marina, addestrato per pericolosissime missioni, quando uno scienziato viene ucciso nonostante il governo americano avesse approntato per lui imponenti misure di sicurezza, a Wolfe viene dato l’incarico di proteggere casa e famiglia dello scienziato, nella prima è contenuto il segreto della sua ricerca, la seconda richia di trovarsi sulla strada dei killer che lo hanno eliminato.
Wolfe sa che prima o poi qualcuno verrà a reclamare le scoperte a cui lo scienziato stava lavorando in gran segreto, ma i primi tempi per lui soldato ligio al dovere e oltremodo organizzato saranno un vero incubo, il caos creato dalla rumorosa famiglia, la ribellione dei due problematici adolescenti Zoe e Seth alle prese con la recente morte del genitore, le malefatte della piccola peste Lulu, le pressanti domande del piccolo Peter e il bisogno d’attenzioni materne del neonato Tyler, ne minano inesorabilmente la pazienza.
Dopo un primo momento di vero panico, in cui tutta qualla confusione rende Wolfe pronto ad abbandonare la missione perchè incapace di gestire il manipolo di ragazzini, la geniale idea di sfruttare la sua capacità ed esperienza marziale, per trasformare il gruppetto ribelle in un manipolo di reclute da addestrare, e il fatto più soprendente anche per lo stesso Wolfe, è che la cosa sembra funzionare meglio del previsto.
Prima o poi mi sposo: recensione
Mary Fiore (Jennifer Lopez) è una figura lavorativa molto importante negli Stati Uniti, Mary è un’organizzatrice di matrimoni, una di quelle richiestissime dall’alta società, giovane, bella e professionale, così impegnata a organizzare la felicità altrui che spesso dimentica la propria, traformandosi così negli anni in una single disillusa.
L’amore però non mancherà di incrociare la sua strada e lo farà nel modo più imprevedibile e complicato che mai, salvata in extremis da un cassonetto che sta per travolgerla, Mary conosce il bel pediatra Steve Edison (Matthew McConaughey), tra i due il feeling è immediato e a Mary il ragazzone piace non poco, ma le cose non saranno così semplici.
Mary scoprirà ben presto che l’uomo di cui è innamorata è il futuro sposo della miliardaria Fran O’Donnelly (Bridget Wilson-Sampras), e così i suoi sogni romantici si infrangeranno nuovamente e dopo l’ennesima delusione deciderà di ripiegare su Massimo (Justin Chambers), suo vecchio spasimante, ma il destino ha ancora qualche carta da giocare…
Adam Shankman: la versatilità made in Hollywood
Adam Shankman nasce a Los Angeles (California) il 27 Novembre 1964, apertamente gay, il futuro regista ha una sfrenata passione per la danza e dopo un periodo di serate come ballerino dilettante, terminato il liceo, si traSferisce a New York dove frequenta una prestigiosa accademia diplomandosi in danza e recitazione.
Dopo il diploma lavora sia come attore che ballerino, ma ben presto New York si dimostra poco accogliente per il giovane Shankman che torna a Los Angeles e comincia a lavorare come coreografo.
II suo lavoro di coreografo lo vede impegnato sui set di molte produzioni hollywoodiane, tra cui La famiglia Addams 2, Boogie nights-l’altra Hollywood, George re della giungla? e Piovuta dal cielo, Shankman si occupa inoltre di tutte le coreografie di combattimento e ballo della serie tv Buffy-l’ammazzavampiri.