Dopo tre settimane di dominio puffo cambia la testa della classifica del box office italiano: Ex – amici come prima esordisce in prima posizione, complici i 500 schermi sui quali è stato proiettato, con 1,79 milioni di euro (la metà di quello che fece registrare il primo capitolo diretto da Brizzi) e batte I puffi, secondo con 1 milione di euro (9,67 milioni di euro totali). A seguire troviamo altre due novità, Final Destination 5, terzo con 818mila euro, e Abduction, quarto con 672mila euro, e un’altra commedia italiana, Baciato dalla fortuna, che regge come può l’urto (male) per l’uscita di Ex 2 e si colloca in quinta posizione con 594mila euro (1,87 milioni di euro totali).
Il villaggio di cartone
Al cinema dal 7 ottobre 2011: Abduction, L’amore che resta, Cara, ti amo, Ex: Amici come prima!, Final Destination 5, Jane Eyre, Tomboy, Il villaggio di cartone, L’amore fa male
Questo weekend usciranno al cinema ben nove film. Il più atteso al box office è senza dubbio Ex: amici come prima: la commedia dei fratelli Vanzina potrebbe rilanciare i film italiani che non stanno più brillando ai botteghini, oppure risultare un flop. Il verdetto lo avremo lunedì. Gli altri otto film cercheranno di catturare ogni tipo di cinefilo: Jane Eyre e L’amore che resta sono adatti a tutti coloro che scelgono storie forti a Stelle e strisce; Abduction e Final Destination 5 potrebbero pestarsi i piedi e dividersi il giovane pubblico; Tomboy è l’ideale per chi ama il cinema francese; Cara, ti amo e L’amore fa male per coloro che cercano pellicole made in Italy. Non si può dimenticare, infine, l’ultima opera di Ermanno Olmi, Il villaggio di cartone.
Il villaggio di cartone, trailer
E’ stato presentato ieri fuori concorso al Festival di Venezia 2011 Il villaggio di cartone, il drammatico diretto da Ermanno Olmi, con Michael Lonsdale, Rutger Hauer, Massimo De Francovich, Alessandro … Leggi il resto
Festival di Venezia 2011, i film in concorso e fuori concorso
Sono stati annunciati i ventuno film che prenderanno parte al concorso della sezione ufficiale del Festival di Venezia 2011, la manifestazione cinematografica che si terrà al lido dal 31 agosto al 10 settembre. Tra i film in gara figurano tre pellicole italiane, Terraferma, Quando la notte e L’ultimo terrestre (tutte le informazioni le trovate su Il Cinema Italiano), cinque pellicole americane, Carnage di Polanski e Dark Horse di Todd Solondz, Faust di Aleksander Sokurov e il film francese con Monica Bellucci Un etè brulant. Fuori concorso Questa storia qua, W.E., Contagion e Wilde Salome. Prima di lasciarvi alla lista completa dei film in concorso e di quelli fuori concorso, vi ricordiamo che all’appello manca un titolo, che verrà reso noto solo poco prima dell’inizio della mostra e che ad aprire il Festival sarà The Ides of March di George Clooney.
Cinema Italiano: film al 50% del mercato
Il cinema italiano inizia questo 2011, secondo i dati campione della Cinetel (pari al 90% del mercato totale), rilasciati dall’Agis (Associazione Generale Italiana Spettacolo) con una quota del 50% sul totale dei film transitati nelle sale, con oltre 7 milioni di biglietti venduti nel solo mese di maggio e una flessione sugli incassi totali del 2,74% rispetto allo scorso anno.
A confermare un trend comunque positivo per le produzioni made in italy c’è Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema che in un’intervista a Il Sole 24 ore parla di un listino titoli guidato dal cinema italiano che copre la metà delle produzioni, con un evidente ridimensionamento dei titoli stranieri:
Festival di Venezia 2011: tra i film quelli di Polanski, Cronenberg, Clooney, Spielberg e Soderbergh?
Variety prova ad anticipare i film che verranno proposti dal 31 agosto al 10 settembre al Festival di Venezia 2011. Secondo il giornale il presidente di giuria Darren Aronofsky e i suoi colleghi giurati si troveranno di fronte sicuramente God of carnage di Roman Polanski, A Dangerous Method di David Cronenberg e Dark Horse di Todd Solondz.
Tra i titoli probabili ci sarebbero invece Wuthering Heights di Andrea Arnold, Shame di Steve McQueen, The Deep Blue Sea di Terence Davies, Trishna di Michael Winterobttom, Alps di Yorgos Lanthimos, Faust di Aleksandr Sokurov, A burning summer di Philippe Garrel e Tinker Tailor Soldier Spy di Tomas Alfredson.
Ci sono altri registi, come Mary Harron (The Moth Diaries), Madonna (W.E.), Luc Besson (The Lady), che hanno mandato o manderanno i propri film per proporsi e altri, come Wong Kar Wai (The Grandmasters), Walter Salles (On the road) e Alex de la Iglesia (La chispa de la vida), che potrebbero arrivare a candidarsi all’ultimo minuto o perdere la propria chance per un pelo.
Rai Cinema festeggia 10 anni con nuovi film e progetti
Rai Cinema (che è fusa con 01 Distribution), per festeggiare i suoi dieci anni di attività, proporrà nel suo listino alcuni titoli molto attesi tra i quali: Habemus Papam di Moretti, Terraferma di Crialese, Il villaggio di cartone di Olmi, Qualunquemente di Manfredonia, Gianni e le donne di Di Gregorio, The Tourist di Florian Henckel von Donnersmarck, Quando la notte di Cristina Comencini, Un giorno questo dolore ti sarà utile di Faenza, Bar Sport di Martelli, Nessuno mi può giudicare di Buno e Boris il film di Ciarrapico.
Nel piano dell’azienda è previsto un investimento di 48 milioni di euro nel prossimo triennio, di cui due milioni e mezzo complessivi per 12 film low budget che puntano all’autorialità e ad altri canali distributivi oltre la sala e che verranno scelti anche attraverso soggetti e sceneggiature inviate sul sito internet istituzionale di Rai Cinema.
Ermanno Olmi gira a Bari Il villaggio di cartone
Ermanno Olmi sta girando a Bari il suo nuovo film, per il momento intitolato Il villaggio di cartone. Il regista ha scelto di ricostruire il set, una chiesa, in un Palazzetto dello Sport, il Palaflorio, che si trova alla periferia della provincia pugliese, dove le riprese continueranno fino all’11 dicembre.
Il film, prodotto da Cinemaundici in collaborazione con Rai Cinema, Edison e Apulia Film Commission, racconterà le ondate migratorie degli ultimi decenni e il confronto tra due mondi divisi da un pregiudizio. Per questo motivo, spiega il cineasta (fonte Cinecittà News):
Molti interpreti del mio film sono africani e non è un caso, il nostro futuro è nella ricerca delle origini e io penso che in questa ricerca l’Africa salverà noi e non viceversa, perché ci fa conoscere e ci riporterà al punto delle nostre origini. Se abbiamo bisogno di aiuto chiediamolo a loro.