Cobra (Pierfrancesco Favino), Negro (Filippo Nigro) e Mazinga (Marco Giallini) sono i nomi di battaglia di tre agenti di polizia del reparto mobile di Roma, tre celerini con il pelo sullo stomaco, un’indole per la violenza e un credo politico che li tiene uniti come fratelli, intenti a coprirsi le spalle a vicenda sia quando sono in servizio tra stadio, manifestazioni e sgomberi di case popolari, sia quando inevitabilmente qualcuno di loro calca la mano e rischia un richiamo formale o peggio ancora di essere buttato fuori dal corpo. Alla squadra dei tre agenti da qualche tempo si è unita la giovane recluta Adriano (Domenico Diele) che ha scelto il reparto mobile per questioni economiche e che si ritrova a dover scendere a compromessi con la sua moralità e con la divisa che indossa, solo per poter far parte di una sorta di squadra nella squadra formata dai suoi tre colleghi, tutti reduci dal famigerato G8 di Genova e tutti con i loro problemi personali: Cobra sta affrontando una denuncia per aggressione, Negro ha divorziato dalla moglie che non gli vuol far vedere la sua bambina e Mazinga si trova alle prese con un figlio adolescente ribelle, che odiando tutto ciò che il padre rappresenta si troverà coinvolto con un movimento di estrema destra composto da facinorosi.
Filippo Nigro
La finestra di fronte, recensione
Giovanna (Giovanna Mezzogiorno) madre di famiglia con due figli, un lavoro che non ama e un marito (Filippo Nigro) che passa da un impiego precario all’altro, fantastica sul bel Lorenzo (Raoul Bova), dirimpettaio funzionario di banca che ogni sera spia dalla finestra della sua cucina prima di andare a coricarsi.
Un bel giorno Giovanna si ritrova in casa un anziano signore in stato confusionale (Massimo Girotti) che il marito ha deciso di ospitare, almeno sino a quando non si farà luce sulla sua identità, visto che l’uomo sembra aver perduto gran parte della memoria.
Questo misterioso intruso creerà non pochi problemi al già traballante ménage famigliare della coppia, così Giovanna impaziente di liberarsi dell’inatteso ospite proverà ad occuparsi lei di rintracciarne indirizzo ed eventuali famigliari ed inaspettamente troverà un aiuto proprio in Lorenzo con il quale scoprirà che l’uomo, che dice di chiamarsi Simone, probabilmente è stato in un campo di concentramento durante la guerra.
A.C.A.B.: debutto alla regia di Stefano Sollima, nel cast Pierfrancesco Favino, Filippo Nigor e Marco Giallini
Stefano Sollima debutterà alla regia cinematografica con A.C.A.B. il film tratto dall’omonimo libro di Carlo Bonini, scritto da Daniele Cesarano, Barbara Petronio, Leonardo Valenti, prodotto da Cattleya con Rai Cinema e la Baby Film Francese.
Il film copre l’arco di un anno, tra il 2006 e il 2007, durante il quale tre poliziotti del reparto Celere, Cobra (Pierfrancesco Favino), Filippo Nigro (Negro) e Marco Giallini (Mazinga), adottano il giovane Adriano, Ribelle e coatto e lo educano alla strada. La storia racconterà fatti di cronaca realmente accaduta negli ultimi anni, come il G8 di Genova, l’assassinio di Giovanna Reggiani, lo sgombero dei campi Rom, la caccia al rumeno, la morte dell’ispettore Filippo Raciti a Catania e l’uccisione del tifoso laziale Gabriele sandri.
Oggi sposi, recensione
Quattro coppie pronte al grande passo, abito nuziale, dubbi, confetti e l’incubo e le ansie di una spesa davvero imponente, per quello che almeno sulla carta dovrebbe rappresentare un giorno memorabile.
Cosi assistiamo alla romantica dichiarazione del poliziotto pugliese Nicola (Luca Argentero) ex – sciupafemmine che ha deciso di dare un taglio al passato sposando la bellissima fidanzata figlia di un ambasciatore indiano. Il ragazzo si renderà conto solo a cose fatte del problema maggiore, la reazione del suo sanguigno padre, contadino miltante alle prese con una cerimonia indù.
Invece è geniale l’idea della coppia di precari con bebè in arrivo, formata da Salvatore (Dario bandiera) e Chiara (Isabella Ragonese), praticamente costretti a convolare a nozze per la gravidanza di lei, con battaglione di parenti siculi in arrivo e niente soldi con cui affronatre un pranzo di immani proporzioni.
Recensione: Diverso da chi?
Il trentacinquenne gay Piero (Luca Argentero) convive felicemente con il suo compagno Remo (Filippo Nigro) in una cittadina del nord-est. Piero decide di candidarsi alle primarie del centro-sinistra, intenzionato più che a vincere, a portare avanti un messaggio di solidarietà ed accettazione della diversità di cui è rappresentante. Invece riesce a spuntarla tra lo sgomento degli avversari e l’incredulità del suo stesso partito.
Piero si ritrova così candidato a primo cittadino della sua città con tutto il baillame e l’esposizione mediatica che ne consegue. Il suo partito spaventato dal suo stesso candidato gli affianca, ricordiamo che siamo nel profondo nord fatto di Lega, Padania e tradizione, l’affascinante Adele (Claudia Gerini), rappresentante moderata della nuova sinistra, addirittura contraria al divorzio e soprannominata La furia centrista.
Luca Argentero: una sorpresa da reality
Luca Argentero nasce a Moncalieri in provincia di Torino il 12 aprile 1978, dalla bellezza tipicamente mediterranea, tenta la carta forse più semplice per approcciarsi al mondo dello spettacolo, quella del reality, e si fa subito notare all’interno della casa de Il grande fratello per un certo stile ed un’indubbia sobrietà caratteriale.
Cugino della presentatrice Simona Ventura, Argentero non vince la terza edizione del famoso reality, ma una volta fuori termina gli studi laureandosi in economia e commercio e gestisce bene la sua immagine, centellinando ospitate telvisive e servizi fotografici.
I mostri oggi, Fortapasc, Aria, Diverso da chi? Trailer italiani
Torniamo ad occuparci di trailer cinematografici, ma per una volta vogliamo dedicare l’intero spazio alle pellicole italiane: oggi vi offriamo le immagini di quattro film nostrani che usciranno prossimamente al cinema ovvero I mostri oggi, Fortapasc, Aria e Diverso da chi.
Cominciamo da I mostri oggi, il film che è stato definito il seguito de I mostri e I nuovi mostri. A dirigere i sedici episodi che prendono in giro i vizi e le paure degli italiani è stato chiamato Enrico Oldoini. Nel cast troviamo tra gli altri: Diego Abatantuono, Sabrina Ferilli, Giorgio Panariello, Claudio Bisio, Angela Finocchiaro e Carlo Buccirosso. Il film esordirà al cinema il 27 marzo.
Daniele Costantini rende omaggio a De Andrè
Al recentissimo festival del Cinema di Roma ha debuttato, seppur in sordina, il film Amore che vieni amore che vai, girato nel 2007 da Daniele Costantini ed interpretato da Fausto Paravidino, Filippo Nigro, Massimo Popolizio, Donatella Finocchiaro, Tosca D’Aquino e Claudia Zanella nei panni della prostituta Bocca di Rosa.
Da quest’ultimo personaggio, avrete sicuramente intuito che lo spirito della pellicola è nient’altro che un omaggio, a quasi dieci anni dalla scomparsa, al cantautore Fabrizio De Andrè.
Matteo Rovere e il vietato non vietato
Matteo Rovere, questo sconosciuto. E’ stato il protagonista indiscusso della querelle “vietato si, vietato no” del suo ultimo film: Un gioco da ragazze, presentato in concorso al festival di Roma.
La pellicola era stata censurata e vietata ai minori di anni 18, poiché giudicate eccessive le adolescenti protagoniste, che trascorrono il loro tempo divertendosi a fare sesso e consumare droga, o seducendo il loro insegnante che cerca invece di trarre qualcosa di buono da loro.