Oggi inaguriamo una nuova rubrica in cui tratteremo di volta in volta le parodie cinematografiche, passando in rassegna i grandi classici del genere, non dimenticando i cortometraggi amatoriali che ammiccano a questo genere o sono semplice espressione di ammirazione per pellicole che hanno fatto la storia del cinema.
Per iniziare abbiamo scelto il classico dei classici, Frankenstein Junior di Mel Brooks, non si poteva esordire meglio visto che questo film non è solo ispirato ad un genere molto amato, l’horror, ma intende omaggiare una vera icona dell’immaginario fantastico, la creatura di Frankenstein, che negli anni ’50 e ’60 ha creato un vero e proprio filone, prima con l’americana Universal, poi con l’inglese Hammer Film.
Brooks dimostra di conoscere a fondo la materia perchè ricrea con un meraviglioso bianco e nero le suggestioni scenografiche dell’epoca fatte di vetusti castelli, nebbiosi cimiteri e laboratori segreti, aggiungendovi una serie di gag e battute memorabili ormai entrate nell’immaginario di milioni di spettatori, e utilizzando un cast fenomenale su cui spicca uno stralunato Gene Wilder in stato di grazia e il grande Marty Feldman, i tempi comici del suo folle e spassoso AIGOR sono fenomenali.
Frankenstein Junior resta ad oggi un film irraggiungibile, vuoi per uno script davvero miracoloso, vuoi per un impegno profuso nell’immersiva messinscena che dimostra una passione vera per un genere considerato a torto di serie B.
Brooks non toccherà più una tale perfezione, nonostante torni al genere con un altra icona horror epocale, il Conte Dracula, che nel suo Dracula morto e contento con Leslie Nielsen ha momenti davvero irresistibili, ma lontani dalle vette raggiunte con Frankenstein Junior.
Concludiamo con qualche curiosità, il film nel 2003 è stato scelto dalla Biblioteca del Congresso come pellicola da preservare, mentre nel 2000 si è guadagnato un tredicesimo posto tra le migliori cento commedie americane di sempre.